Un uomo armato, con precedenti per rapina, sale su un autobus fermo in una stazione del centro di Rio de Janeiro
Ha meno di 30 anni l'uomo che ha tenuto sotto tiro con una pistola 17 ostaggi, tra questi anziani e bambini, a bordo di un autobus in una stazione dei pullman nel centro di Rio de Janeiro.
Al termine di tre lunghissime ore di tensione, e dopo aver rifiutato più volte di negoziare con gli agenti del Battaglione operativo speciale della polizia, l'uomo ha ceduto e si è consegnato alla polizia, liberando tutti gli ostaggi, che al di là dello shock sono apparsi in buone condizioni.
Le ricostruzioni parlano di un criminale, con due precedenti per furto a mano armata, già in regime di semilibertà, cresciuto nella Rocinha, una delle principali favelas della città, controllata dalla temibile organizzazione criminale del Comando Vermelho.
Di lui le immagini restituiscono lo sguardo assente di un uomo, scalzo, in calzoncini corti e camicia rosa, mentre viene arrestato e caricato a bordo di un mezzo delle forze di sicurezza. Sono ancora ignote le cause che lo hanno spinto a sparare a due persone, una di queste ferita in modo grave, prima di prendere il controllo del pullman.
"Sono nata una seconda volta", ha raccontato una donna, fra i passeggeri. Il pullman era partito da Rio de Janeiro alle 14.30, diretto a Juiz de Fora, con 37 passeggeri a bordo, ma poco dopo aveva fatto rientro alla stazione perché l'aria condizionata si era rotta.