Un corto circuito all'origine dello spaventoso rogo

Un corto circuito nel sistema elettrico di un'abitazione è la principale ipotesi sulle cause del pauroso rogo che giovedì, 22 febbraio, ha divorato le due torri residenziali nel quartiere del Campanar a Valencia (Spagna), secondo i primi indizi raccolti nei rilevamenti effettuati dalla Polizia scientifica e dagli agenti dell'Unità di analisi e indagini della polizia di Valencia.

Lo indicano fonti investigative citate da vari media iberici, fra i quali la televisione valenciana. L'inchiesta penale avviata dal tribunale di Valencia è coperta da segreto istruttorio.

Intanto, un minuto di silenzio è stato osservato oggi, lunedì 26 febbraio, a mezzogiorno da decine di residenti e alcune scolaresche in memoria delle dieci vittime dell'incendio del complesso, al quale si sono uniti i Municipi di tutta la Spagna associati alla Federazione spagnola di municipi e province.

Il minuto di raccoglimento ha segnato la fine dei tre giorni di lutto che erano stati dichiarati dalle autorità dopo il pauroso rogo che ha avvolto la torre di quattordici piani, investendo quella vicina di dieci piani.

Nel complesso residenziale proseguono i lavori dei Vigili del fuoco per recuperare dalle strutture pericolanti gli effetti personali contenuti nelle cassette di sicurezza scampate alle fiamme dei circa 400 abitanti che hanno perduto le loro case, informa il coordinamento delle emergenze.

Intanto dei 15 feriti per ustioni, intossicazioni da fumo e fratture, fra i quali sette pompieri, resta ricoverato in ospedale solo un vigile del fuoco, mentre gli altri sono stati dimessi.

La Comunità valenciana approverà oggi un primo decreto di aiuti e la costituzione di un ufficio unificato fra il Comune e la Regione per un censo delle persone che sono state ricollocate e l'assistenza alle famiglie in tutti gli iter burocratici.