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Primarie in Nevada: Haley gareggia da sola e arriva seconda

Con Trump assente, prende solo il 30%, battuta dall'opzione ‘nessun candidato’ al 63%. Oggi i caucus dove il tycoon ha già vinto: un caos creato dai Dem

‘Seconda!’
(Keystone)
7 febbraio 2024
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Si era candidata per battere la corazzata Donald Trump, è riuscita ad arrivare seconda perfino in una gara in cui correva da sola. Così s’inceppa e finisce, sebbene non ufficialmente, la corsa di Nikki Haley alla Casa Bianca. E così continua l’incubo degli anti-trumpiani, in un canovaccio sempre più simile a quello sui cui sembrava dovesse affondare e invece ha surfato, per decenni, Silvio Berlusconi: starlette, scandali, guai giudiziari, alleanze oscure (dalle mafie alla destra estrema), gaffe, parolacce e mitomania non sono sufficienti a togliere il consenso quando a controbilanciare il tutto c’è un mix di soldi, potere mediatico e carisma obliquo, a metà tra l’eroe e il villain dei fumetti.

Trump, come Berlusconi, non nasconde, ma anzi ostenta quelli che i suoi rivali considerano difetti, approfittando di ogni occasione per avvantaggiarsi, segnare una distanza tra sé e la politica in giacca e cravatta, quella degli uffici ovattati di Capitol Hill che i suoi seguaci, non a caso volevano occupare e distruggere.

L’arte dell’aggirare ostacoli

Se c’è un ostacolo sulla strada, Trump lo aggirerà e lo userà poi a proprio vantaggio, mettendolo sul percorso dei suoi rivali. Così è accaduto in Nevada, dove una trappola creata dai democratici si è azionata infine al passaggio di Haley. La questione – molto americana – riguarda il modello che viene usato per eleggere i delegati che poi sceglieranno i due candidati alle Presidenziali, e che può cambiare da Stato a Stato.

In Nevada, storicamente, si votava con il metodo dei caucus, in cui sono i funzionari locali del partito e non via primarie, dove sono direttamente i cittadini a decidere chi mandare al ballottaggio per la Casa Bianca. Ma l'Assemblea Legislativa del Nevada, controllata dai democratici, ha cambiato le regole del gioco in corsa - si mormora, per fare un favore a Biden. I caucus, essendo un affare interno al partito hanno meno rilevanza (fuorché quelli in Iowa, che però sono per tradizione il primo Stato a votare), e i democratici un po’ in apnea avevano bisogno di una boccata d’ossigeno che avrebbe potuto portare una massiccia partecipazione dell’elettorato ispanico. Un calcolo sbilenco in partenza, visto che le primarie, quando c’è un presidente in carica, sono una passerella in cui gli avversari interni di fatto non esistono (qualcuno ha mai visto la faccia della sfidante Marianne Williamson? Appunto). Non a caso Biden ha preso il 90% delle preferenze, un evento talmente telefonato da non essere un evento.


Keystone
Un seggio allestito per le primarie fantasma

Il cambiamento da caucus a primarie che tanto è piaciuto ai democratici del Nevada non è stato però accettato dal partito repubblicano locale che il maggio scorso fece ricorso. È finita che le primarie si sono tenute lo stesso, ma senza assegnare delegati, con questo esito al limite dell’indovinello, in cui l’unica candidata, Haley, arriva seconda dietro a nessuno. Ma oggi si terranno anche i caucus voluti dall’ala repubblicana fedele a Trump e a cui Trump è iscritto, ma Haley no, un po’ per ripicca, un po’ perché sapeva che avrebbe perso e tanto valeva buttarla un po’ in caciara in attesa di Stati più in bilico, in particolare il South Carolina, quello da cui proviene.

E ora i risultati: Haley ha preso il 30%. E vincere non è stato - o meglio, è stato – nessuno, ovvero l’opzione “Nessun candidato”, co il 63%. Chiaro che le truppe cammellate di Trump hanno dato una grossa mano, ma allo stesso tempo è venuta fuori la debolezza di Haley.

"Anche Trump sa che quando giochi alle slot machine il banco vince sempre. Non ci siamo presi la briga di giocare a un gioco truccato per Trump. Stiamo andando a tutto vapore nel South Carolina e oltre", ha spiegato un portavoce di Haley, provando a giustificare una sconfitta che brucia. Ora l’unica speranza per lei è che qualcosa giri storto a Trump nello spoglio dei caucus, ma stiamo pur sempre parlando di uno che è appena riuscito a vincere senza nemmeno gareggiare. Uno che dal Nevada esce con 26 delegati per sé e una figuraccia per la rivale.


Keystone
Sostenitrici di Haley

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