Stati Uniti e diritti umani

Onu: ‘L'esecuzione con l'azoto potrebbe essere tortura’

Dura condanna anche da parte dell'Unione europea: ‘Secondo i maggiori esperti, quanto avvenuto in Alabama è una punizione particolarmente crudele’

Uno striscione contro la pena di morte
(Keystone)
26 gennaio 2024
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Il metodo di esecuzione con l'azoto, usato nella notte per giustiziare un detenuto in Alabama, "potrebbe essere una tortura". Lo afferma l'Onu. "Mi rammarico profondamente per l'esecuzione di Kenneth Eugene Smith in Alabama, nonostante le serie preoccupazioni che questo nuovo e non testato metodo di soffocamento mediante gas di azoto possa equivalere a tortura o a un trattamento crudele, inumano o degradante, ha affermato l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk.

"La pena di morte è incompatibile con il diritto fondamentale alla vita. Esorto tutti gli Stati a mettere in atto una moratoria sul suo utilizzo, come passo verso l'abolizione universale", ha aggiunto Turk in una dichiarazione resa nota venerdì a Ginevra.

L'Unione europea dal canto suo esprime "profondo rammarico" per "l'esecuzione di Kenneth Eugene Smith avvenuta giovedì nello Stato dell'Alabama, costringendo il detenuto a respirare azoto puro".

"Secondo i maggiori esperti, questo metodo è una punizione particolarmente crudele e insolita", scrive il Servizio d'azione esterno dell'Ue. "L'Ue – si legge nella nota – si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento".

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