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Biden contro Netanyahu sullo Stato palestinese

Tel Aviv – Dopo 27 giorni di silenzio e gelo il presidente Usa Joe Biden è tornato a parlare con Benjamin Netanyahu, per ribadirgli che gli Stati Uniti continuano a puntare sulla creazione di uno Stato palestinese malgrado il premier israeliano appena giovedì l’abbia esclusa. E che Israele – ha fatto sapere la Casa Bianca dopo il colloquio di 40 minuti tra i due – deve ridurre i danni subiti dai civili a Gaza. In Europa l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha detto senza giri di parole che «il governo di Israele» guidato da Netanyahu rappresenta «un impedimento» a una qualsiasi soluzione del conflitto, e che la comunità internazionale dovrebbe «imporre dall’esterno» la soluzione a due Stati. In un clima di crescente isolamento internazionale, il primo ministro cola a picco anche nei sondaggi interni, mentre nel Likud, il suo partito, cresce la fronda contro un leader il cui destino politico appare sempre più in bilico.

Il 105esimo giorno di guerra – mentre lunedì i ministri degli Esteri di Israele e Palestina saranno separatamente a Bruxelles al Consiglio esteri della Ue e una delegazione di Hamas è volata a Mosca – l’esercito israeliano continua a martellare la Striscia dove è stato eliminato in un attacco mirato Wael Abu-Fanounah, membro anziano della Jihad islamica e vicecapo delle operazioni psicologiche di guerra dell’organizzazione. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, altre 12 persone sono state uccise in un attacco vicino all’ospedale Shifa di Gaza City. In Cisgiordania un 17enne palestinese che aveva anche la cittadinanza americana è morto in scontri con l’esercito. ANSA/RED