Estero

‘Signor Trump, risponda semplicemente alle domande’

In aula il giudice lancia un monito all’ex presidente e ai suoi avvocati dopo attacchi e divagazioni. ‘Controllatelo, questo non è un comizio’

Rimesso al suo posto
(Keystone)
6 novembre 2023
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Washington – Durante il suo interrogatorio nel processo civile per gli asset gonfiati, Donald Trump ha ripetutamente ‘litigato’ con il giudice Arthur Engoron, che alzando la voce ha chiesto ai suoi difensori di stare seduti e di "controllare" il loro cliente, minacciando di esonerarlo dalla deposizione per il suo atteggiamento.

"Questo non è un comizio politico, è un aula di tribunale", ha ammonito. Poco prima il tycoon aveva attaccato Engoron affermando di essere "certo che sentenzierà contro di me perché ha sempre sentenziato contro di me".

"Signor Trump, per favore risponda semplicemente alle domande. Può attaccarmi, può fare quello che vuole, ma risponda alle domande", lo ha messo in guardia il giudice.

L'ex presidente si è infuriato sempre di più per le domande dell'accusa sulla sopravvalutazione del suo patrimonio immobiliare. "Il vostro caso era che non avevo soldi", ha detto Trump. "Mi avete fatto causa sostenendo che Trump non aveva soldi e ha scritto cose false e ha frodato le banche…".

"E questo anche se le banche sono state ripagate per intero, non c’è stato alcun danno, niente, tutti hanno ricevuto i loro soldi per intero, non c'è stata alcuna vittima", ha aggiunto. "Le banche non sanno nemmeno cosa ci stanno a fare in questo processo".

Il tycoon ha anche invocato i termini di prescrizione per alcuni documenti del 2014 di cui gli era stato chiesto conto.

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