Serve un filetto con funghi velenosi: accusata di tre omicidi

Una donna australiana sospettata di aver avvelenato i suoi ex suoceri e altri commensali con funghi velenosi durante un pranzo offerto loro lo scorso luglio è stata accusata dalla polizia di omicidio e tentato omicidio.

Lo riferiscono fonti investigative citate dalla Cnn. Tre persone sono morte dopo che Erin Patterson, 49 anni, ha servito agli ospiti, a luglio invitati nella sua casa di Leongatha (sud Victoria), il filetto alla Wellington, una pietanza che includeva funghi. Pochi giorni dopo il pasto, la sua ex suocera, Gail Patterson, 70 anni, la sorella di questa, Gail Heather Wilkinson, 66 anni, e il marito di Gail, Don, di 70 anni, sono morti in ospedale.

Un quarto commensale, il reverendo Ian Wilkinson, 68 anni, è rimasto a lungo in pericolo di morte e, secondo quanto riferito dai media, ha avuto bisogno di un trapianto di fegato. Erin Patterson, l'unica presente al pranzo che non si è sentita male, si è sempre detta innocente.

Tre dei cinque capi di imputazione di omicidio formulati nei suoi confronti riguardano il pranzo di luglio mentre tre delle cinque accuse di tentato omicidio sono collegate a incidenti separati, avvenuti tra il 2021 e il 2022, segnala la polizia che indaga sul caso. Secondo la tv Nine News, la Patterson è stata arrestata nella sua casa di Leongatha.

La donna ha negato qualunque addebito, dichiarando ai media locali che non aveva idea che i funghi utilizzati nella ricetta, acquistati a suo dire in due negozi, fossero pericolosi. Secondo quanto riporta la stampa estera, si sarebbe trattato di amanita falloide, detta anche tignosa verdognola, il fungo più letale al mondo.