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Almeno tredici i morti del rogo in discoteca

Operazioni di soccorso rallentate dal rischio di crolli degli stabili danneggiati dalle fiamme

Soccorritori al lavoro
(Keystone)
1 ottobre 2023
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Sale a tredici il numero dei morti nell’incendio scoppiato all'alba di oggi, domenica 1° ottobre, in una discoteca di Murcia, nel Sud della Spagna. Lo hanno reso noto servizi di emergenza. Dopo aver estinto le fiamme, i soccorritori si trovano ora tra le macerie della discoteca per cercare i corpi delle diverse persone che mancano all'appello.

Il lavoro, per i Vigili del fuoco impegnati sul fronte dell'incendio, che si è propagato pure ad altre due discoteche attigue, non è ancora finito. I pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme alle 8 del mattino, ma ora le operazioni di soccorso sono molto delicate: i locali sono stati danneggiati strutturalmente per cui c’è il serio rischio di crolli. Intanto sono iniziate le operazioni di riconoscimento dei cadaveri: nove di loro sono già stati estratti, gli altri si trovano ancora tra le macerie.

I precedenti

Morti in discoteca in Spagna: le 81 vittime dell'Alcalá 20 di Madrid del 1983

L'incendio che questa mattina ha colpito diverse discoteche del quartiere Las Atalayas di Murcia è il più mortale registrato in Spagna dai tempi della tragedia vissuta nel 1990 nella discoteca Flying di Saragozza, dove morirono 43 persone. La più grande tragedia avvenuta in una discoteca spagnola ebbe però luogo invece a Madrid il 17 dicembre 1983, quando le fiamme devastarono i locali dell'Alcalá 20 causando la morte di 81 persone, la maggior parte delle quali molto giovani.

Quel disastro provocò una bufera politica visto che le indagini dimostrarono che a rendere ancora più grave la catastrofe fu il guasto all'impianto di illuminazione e una porta di sicurezza chiusa. Dopo quell'incendio la Spagna approvò moltissime norme per aumentare la sicurezza nei locali.

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