Estero

Cos'è il bradisismo che scuote e spaventa i Campi Flegrei

L'area si trova su un'antica caldera vulcanica quiescente, ed è da secoli interessata dal fenomeno che provoca un improvviso sollevamento del suolo

27 settembre 2023
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Il terremoto di magnitudo 4,2 avvenuto alle 3,35 nei Campi Flegrei, nei dintorni di Napoli, "è stato il maggiore degli ultimi 40 anni" ed "è avvenuto durante uno sciame cominciato ieri mattina alle 5, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore": lo ha detto all'agenzia di stampa italiana Ansa Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sisma, ha aggiunto, "si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione", vale a dire che "il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando. Al momento "non si osservano variazioni significative" sugli altri fenomeni legati al bradisismo.

Il terremoto di magnitudo 4,2 si deve al fatto che "ci sono parti della crosta terrestre che riescono ad accumulare una maggiore quantità di energia" e che per questo possono generare terremoti più forti. "Ci sono piccole differenze – ha osservato l'esperto – fra questo terremoto di magnitudo 4,2 e quello di magnitudo 3,8 avvenuto il 7 settembre. Entrambi gli eventi fanno parte di una categoria di terremoti di media magnitudo e sono avvenuti nell'ambito di un intenso fenomeno bradisismico, con uno sciame in corso".

Cos’è il bradisismo e cosa accade a Pozzuoli

Come spiega l'Ingv, si tratta di un fenomeno di lenta deformazione del suolo che interessa l'area flegrea, che si trova sul golfo di Pozzuoli, a ovest di Napoli, ed è un antico supervulcano, ossia una grande caldera, del diametro di circa 15-18 km, in stato di quiescenza. Il fenomeno del bradisismo risale ai tempi antichi. A testimoniarlo, gli studi sull'area archeologica del Serapeo, un Macellum (ovvero un mercato) di età romana nelle cui colonne sono stati ritrovati dei segni che indicano il livello del mare. Oggi, il fenomeno è studiato con strumenti tecnologici.

Dal 1970 al 1972 e dal 1982 al 1984 nell'area, e in particolare nell'abitato di Pozzuoli, si è verificato un improvviso sollevamento del suolo, che ha raggiunto complessivamente un livello di 3,5 metri più alto, sollevamento che ha causato numerosi eventi sismici.

La crisi bradisismica del 1970-1972 ha portato il suolo a un'altezza di 170 centimetri superiore rispetto agli anni precedenti, con numerosi terremoti in seguito ai quali fu decisa l'evacuazione, a Pozzuoli, di un rione fatiscente i cui edifici non avrebbero retto a scosse sismiche più forti. Gli sciami sismici hanno provocato numerose lesioni in alcuni edifici del centro storico di Pozzuoli.

Un'altra crisi bradisismica ha avuto luogo fra il 1982 e il 1984, ed è stata caratterizzata, fra l’altro, da un terremoto di magnitudo 4 il 4 ottobre del 1983, l'evento di maggiore intensità fino a quello odierno: al termine della crisi, l'area del porto di Pozzuoli risultava 3,55 metri più alta. La sismicità è poi diminuita drasticamente fino a cessare del tutto nel 1985, fino ad oggi. Dopo vent'anni di subsidenza, nel 2005 è ricominciato un altro periodo di sollevamento, attualmente in atto.

‘Nessun segnale di eruzione imminente’

"Deformazione del suolo e sismicità vanno di pari passo" e anche i terremoti più recenti sono legati "al fenomeno del bradisismo, come tutti i terremoti dei Campi Flegrei", nell'ambito di una "crisi cominciata nel 2005", ha osservato all'Ansa Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Da allora, nell'arco di 18 anni, "si è registrato un sollevamento del suolo che ha raggiunto il massimo di poco più di 113 centimetri nella zona Rione Terra. Da qui, in tutte le direzioni la deformazione decresce in modo significativo".

I terremoti sono legati al bradisismo perché "il movimento del suolo sottopone la crosta terrestre a un continuo stress: quando questo sforzo supera il punto di rottura della crosta, si genera un terremoto", ha spiegato Bianco. "Finora – ha aggiunto – abbiamo imparato che quasi tutte le volte che c'è una variazione della deformazione, riscontriamo anche una variazione della sismicità". Tuttavia, sebbene il bradisismo abbia una relazione con la dinamica vulcanica, al momento, per la studiosa, "non ci sono variazioni per supportare l'ipotesi che ci sia un'eruzione imminente".

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