Estero

Mezzo secolo dal colpo di Stato segnato da 108 arresti

Due giorni di disordini in Cile, dove il bilancio parla anche di 22 persone con ferite di varia gravità

Non tutto è filato liscio
(Keystone)
12 settembre 2023
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I disordini avvenuti domenica e ieri, 10 e 11 settembre, a Santiago del Cile e provincia in occasione del 50esimo anniversario del colpo di Stato contro il presidente Salvador Allende hanno portato a 108 arresti e causato 22 feriti di varia gravità fra manifestanti e forze dell'ordine.

In un comunicato, la polizia cilena ha precisato che questo bilancio supera del 283% quello degli incidenti avvenuti lo scorso anno nello stesso periodo.

La maggior parte degli arresti, si precisa, sono stati eseguiti la notte scorsa in zone tradizionalmente calde della provincia della capitale, come Villa Francia (Stazione Centrale), Peñalolén e Ñuñoa, e in scontri vicino ai commissariati di polizia di San Bernardo e Maipú.

Nel complesso le forze dell'ordine hanno registrato 364 eventi violenti, di cui sette ai danni di mezzi del trasporto pubblico, e otto riguardanti attacchi di commissariati.

Confermando questo bilancio, il sottosegretario all'Interno, Manuel Monsalve, ha reso noto inoltre che il governo presenterà denuncia contro i responsabili di spari che hanno ferito leggermente un cameraman della televisione privata cilena Megavisión a Villa Francia.

Infine i media segnalano che una donna di 25 anni è stata ferita da un proiettile che le ha lesionato una palpebra nel quartiere di La Victoria, senza però comprometterne la vista.

Sull'uso di armi da fuoco sta indagando la Procura, con la forza di polizia e gendarmeria nazionale (Carabineros de Chile) che assicura di non essere responsabile dei ferimenti, mentre i familiari delle vittime affermano il contrario.

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