Estero

Incendi in Grecia, 18 migranti carbonizzati nella foresta

Trovati al confine con la Turchia, in una zona dove le persone in fuga cercano spesso rifugio nella boscaglia. C’erano anche due bambini

Le fiamme tornano a provocare morti in Grecia
(Keystone)
22 agosto 2023
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Atene – Tragedia in Grecia, dove i corpi carbonizzati di diciotto migranti, tra cui due bambini, sono stati ritrovati dai vigili del fuoco nei pressi del parco nazionale della foresta di Dadiàs, nella regione della Macedonia orientale e della Tracia, non lontano dal confine con la Turchia. La foresta è stata colpita da ieri da uno dei numerosi incendi che stanno mettendo a dura prova i vigili del fuoco greci.

Il parco nazionale di Dadiàs, uno dei siti naturali protetti del Paese, si trova a pochi chilometri dalla frontiera segnata dal corso del fiume Evros e per larghi tratti dal muro, lungo 40 chilometri, fatto costruire da Atene per fermare l'ingresso dei migranti dalla Turchia. In questa zona di confine, media internazionali e numerose ong hanno documentato negli ultimi anni le denunce di respingimenti illegali subiti dai migranti e i tentativi dei richiedenti asilo di nascondersi nella boscaglia per non essere individuati e respinti dalle autorità greche.

Già nella serata di ieri il corpo carbonizzato di un uomo, secondo la stampa greca un migrante, è stato rinvenuto in una zona rurale nei pressi della città portuale di Alexandroupolis, dove da quattro giorni imperversa un incendio di vaste dimensioni.

Temperature elevate e forti venti

Dopo gli incendi dello scorso luglio, che hanno colpito il Paese causando la morte di cinque persone e l'evacuazione di migliaia di persone - 20mila solo nell'isola di Rodi - le fiamme tornano dunque a provocare morti in Grecia. Il bilancio di questi giorni, finora, è di venti vittime: un anziano pastore è deceduto ieri mattina nella regione della Beozia, probabilmente per avere inalato il fumo mentre cercava di mettere in salvo il suo gregge.

I forti venti e le temperature che hanno toccato i 41°C stanno alimentando le fiamme in più regioni del Paese. A nord-ovest di Atene, a seguito di un incendio scoppiato alle pendici del monte Parnete, le autorità hanno ordinato l'evacuazione dell'insediamento di Ano Liosia, popolato da circa 25mila persone e considerato di fatto un sobborgo della capitale greca, sebbene appartenga al comune di Fyli, dove le fiamme hanno raggiunto alcune case.

Un incendio si è propagato anche nella zona industriale di Aspropyrgos, a ovest della capitale, mentre a Evia i pompieri continuano a lottare con le fiamme che si sono sprigionate in un'area forestale al centro dell'isola. Secondo i meteorologi, i forti venti e le elevate temperature che hanno favorito gli incendi sono previsti anche nei prossimi giorni, fino a venerdì.

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