vaticano

Il Papa nomina 21 nuovi cardinali: c’è lo svizzero Tscherrig

Rappresentato ogni continente. Francesco: ‘La loro provenienza esprime l'universalità della Chiesa’

Il neocardinale Emil Paul Tscherrig
(Wikipedia)

Il Papa lo ha sottolineato lui stesso: "La loro provenienza esprime l'universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l'amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra". E tale "universalità" è ben evidente nella lista dei 21 nuovi cardinali che Francesco creerà nel Concistoro annunciato a sorpresa oggi all'Angelus per il prossimo 30 settembre, il nono del suo pontificato.

Tra questi il nunzio in Italia, Emil Paul Tscherrig, svizzero di Unterems, un paesino di una manciata di abitanti nel Canton Vallese. Tscherrig avrà diritto di voto al prossimo conclave.

Gli altri nomi

Molto poco presenti gli italiani: solo due fra i 18 nuovi "elettori", il prefetto delle Chiese Orientali Claudio Gugerotti e il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Uno fra i tre ultra-ottantenni, l'ex segretario del dicastero dei Migranti Agostino Marchetto.

Fra tutti gli altri, le nazioni rappresentate sono di ogni continente: Stati Uniti, Argentina (3), Colombia, Svizzera, Francia (2), Polonia, Portogallo, Spagna (2), Sudafrica, Sud Sudan (che avrà il suo primo cardinale), Tanzania, Malaysia, Hong Kong-Cina. A ulteriore conferma di una composizione del Collegio Cardinalizio, secondo la linea di Bergoglio, sempre meno romano-centrica e sempre più rivolta alle periferie e alle Chiese "di frontiera", espressione di un corpo ecclesiale "in uscita" e dalla vocazione fortemente missionaria.

Nella lista ci sono quindi, tra gli altri 15 votanti in un futuro Conclave, il prefetto per i Vescovi Robert Francis Prevost, il neo-prefetto per la Dottrina della Fede Víctor Manuel Fernández, il nunzio negli Stati Uniti Christophe Pierre, l'arcivescovo di Città del Capo Stephen Brislin, quello di Cordoba (Argentina) Angel Sixto Rossi, l'arcivescovo di Bogotá Luis José Rueda Aparicio, quello di Lodz Grzegorz Rys, l'arcivescovo di Juba Stephen Ameyu Martin Mulla, quello di Madrid José Cobo Cano, l'arcivescovo coadiutore di Tabora Protase Rugambwa, il vescovo di Penang Sebastian Francis, il vescovo di Hong Kong Stephen Chow, quello di Ajaccio François-Xavier Bustillo, l'ausiliare di Lisbona Americo Manuel Alves Aguiar e il rettor maggiore dei Salesiani Angel Fernández Artime, finora semplice sacerdote.


Keystone
Tscherrig consacrato vescovo nel 1996

Gli over 80

Gli altri due ‘over-80’ "che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa", ha detto Francesco, sono l'arcivescovo emerito di Cumaná Diego Rafael Padron Sanchez e il padre cappuccino Luis Pascual Dri, confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires, spesso portato ad esempio dal Papa. Il più giovane è Alves Aguiar, che compirà 50 anni il prossimo 12 dicembre, e sarà il secondo membro più giovane del Sacro Collegio dopo il 49/enne Giorgio Marengo. Il più anziano è Dri, 96 anni. Tra le nuove porpore, però la media è tra i 60 e i 70 anni, il che comporterà anche un ringiovanimento nelle file degli elettori. Per quanto riguarda gli ordini religiosi rappresentati, entrano un agostiniano, tre francescani, due gesuiti e un salesiano. Evidente la volontà di Bergoglio, emersa già nelle ultime nomine di Curia, di lasciare la sua eredità e imporre la sua impronta nell'avvenire della Chiesa. "L'inserimento dei nuovi cardinali nella Diocesi di Roma, inoltre, manifesta l'inscindibile legame tra la Sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo", ha detto ancora il Pontefice.

Il collegio cardinalizio

Ad oggi, il Collegio cardinalizio è composto da 121 votanti e 101 non votanti, mentre il prossimo 30 settembre i votanti diventeranno 137 (quindi ben oltre la quota di 120 fissata da Paolo VI e confermata da Giovanni Paolo II) e 106 i non votanti. Ma entro la fine del 2023 altri cinque supereranno la soglia degli 80 anni, e nel 2024 ancora altri 13. In totale, in nove Concistori, al 30 settembre prossimo Francesco avrà creato in tutto 142 porporati, con una conformazione del futuro Conclave in cui la presenza degli elettori di nomina bergogliana sarà di gran lunga maggioritaria, per quanto non li si possa definire un corpo ben omogeneo e allineato, tutt'altro. "Preghiamo per i nuovi Cardinali - ha esortato oggi Francesco in Piazza San Pietro -, affinché, confermando la loro adesione a Cristo, Sommo Sacerdote misericordioso e fedele, mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il Santo Popolo fedele di Dio".

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