Trasportò l'esplosivo poi usato per far saltare il tratto di autostrada dove morì il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta
Giovanni Battaglia, 75 anni, ritenuto uno degli autori della strage di Capaci del 23 maggio 1992, condannato all'ergastolo, è morto in ospedale a Milano. Lo hanno confermato fonti giudiziarie.
Battaglia, secondo quanto si è appreso, è deceduto all'ospedale San Paolo, dove si trovava ricoverato, malato terminale, dopo una lunga patologia. Detenuto per molti anni a Opera (Milano), era stato scarcerato una settimana fa per l'aggravarsi della malattia per la quale veniva curato da tempo nel penitenziario. Visto lo stato di salute ormai irreversibile il Tribunale di sorveglianza ha ordinato l'attenuazione del regime detentivo cambiandolo da carcerario in domiciliare.
L'uomo, ex esponente di spicco di Cosa Nostra, è stato condannato per essere stato uno dei partecipanti alla strage dove vennero uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Secondo le sentenze Battaglia, originario proprio di Capaci, fu una delle persone che trasportarono l'esplosivo poi usato per far saltare il tratto di autostrada e partecipò ai sopralluoghi e alla pianificazione dell'attentato.