Per un errore giudiziario un ragazzo è stato condannato nel 2004 per omicidio, professandosi da sempre innocente. ‘Aspetto questo giorno da tempo’
Torna libero dopo quasi 19 anni di carcere per un reato mai commesso. Sheldon Thomas è stato condannato nel 2004, quando aveva solo 17 anni, per omicidio dopo essere stato identificato erroneamente da un testimone oculare.
Per Thomas, che si è sempre battuto per la sua innocenza, la decisione del tribunale di New York è stata una rivincita: "Aspetto questo giorno da tanto tempo. Mentre ero in cella ho pensato più volte come sarebbe stato e cosa avrei detto", ha detto evidentemente commosso in aula accanto alla nonna.
Thomas è rimasto vittima di un errore giudiziario. Nel 2004 a un testimone oculare di omicidio vennero mostrate le foto di sei ragazzi afroamericani e Thomas venne identificato. Il procuratore di allora, ma anche gli investigatori e il giudice del primo processo, sapevano fin dall’inizio che la foto identificata non era dello Sheldon Thomas che volevano arrestare, ma di un ragazzo che aveva lo stesso nome e abitava nella stessa area. Nonostante questo lo fermarono e si batterono per convincere la giuria a dichiararlo colpevole.
La liberazione di Thomas segue le nuove indagini dell’ufficio del procuratore di Brooklyn, impegnato in prima linea a riesaminare i casi per i quali c’è il sospetto di condanne ingiuste e che hanno avuto al centro agenti e funzionari accusati successivamente di cattiva condotta.