Sudamerica

Perù ad alta tensione, 22 feriti a una manifestazione a Cusco

Il corteo cercava di raggiungere l’aeroporto ma la polizia, con l’aiuto di autoblindo, lacrimogeni e proiettili non letali, è riuscita a sventare il colpo

(Keystone)
12 gennaio 2023
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Resta alta la tensione in Perù dove in varie regioni del centro-sud continuano le proteste antigovernative e gli scontri fra manifestanti e forze dell’ordine, che ieri sono stati particolarmente intensi a Cusco. In un comunicato ufficiale, riferisce la radio Rpp, il governo regionale di Cusco ha segnalato che sono stati almeno 22 i feriti, civili e poliziotti, ricoverati negli ospedali della città.

In corteo molte centinaia di persone hanno cercato ripetutamente di giungere fino all’aeroporto internazionale della città ma la polizia, con l’aiuto di autoblindo, e con l’uso di gas lacrimogeni e proiettili non letali, è riuscita a sventare il tentativo. Da parte sua il quotidiano "La Republica" ha segnalato che nella regione di Cusco sono attivi almeno 12 blocchi stradali che hanno paralizzato il trasporto di persone e di merci.

Lo stesso giornale ha anche pubblicato una notizia che sicuramente non contribuirà a calmare gli animi di quanti chiedono lo scioglimento del Parlamento, le dimissioni della presidente della repubblica Dina Boluarte, e immediate elezioni.

Infatti, il coordinatore dei ministeri pubblici che lottano contro la criminalità organizzata, Jorge Chávez Cotrina, ha dichiarato ieri che i 17 morti di lunedì nelle manifestazioni di Juliaca, nella regione di Puno, sono stati colpiti da proiettili di arma da fuoco. "È stata decisa un’istruttoria di 60 giorni – ha aggiunto – classificata come omicidio premeditato e lesioni gravi".

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