Estero

Nuovo governo inglese: afrobritannici in ruoli chiave

Il neo primo ministro Liz Truss sosterrà l’ascesa di diversi esponenti neoconservatori provenienti da minoranze etniche dell’ex impero

Addio!
(Keystone)
6 settembre 2022
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La neoleader dei conservatori britannici Liz Truss si prepara a formare una squadra di governo rinnovata dopo il passaggio di consegne da Boris Johnson alla testa del governo del Regno Unito. Lo anticipano i media locali, in attesa delle prime nomine ministeriali, previste oggi pomeriggio quando l’ormai ex ministra degli Esteri prenderà possesso della residenza al numero 10 di Downing Street di ritorno a Londra dalla Scozia, dopo la designazione formale da parte della regina e la cerimonia del "baciamano" a sua maestà.

Le indicazioni fanno riferimento all’ascesa di diversi esponenti neoconservatori provenienti da minoranze etniche dell’ex impero e collocati tutti fra i sostenitori della Brexit: in particolare Kwasi Kwarteng, di origini familiari ghanesi, che dovrebbe essere promosso da ministro delle Attività produttive a cancelliere dello Scacchiere (superministro dell’Economia e numero 2 di fatto dell’esecutivo); James Cleverly, di origini caraibiche, destinato a succedere a Truss agli Esteri dopo essere stato brevemente titolare dell’Istruzione e in precedenza numero 2 al Foreign Office; e Suella Braverman, di origini indiane, indicata come nuova ministra dell’Interno in pectore dopo essere stata sotto Johnson procuratrice generale (attorney general).

Della compagine non faranno invece parte altre due donne in fama di falco (come Truss stessa) nei ranghi della destra conservatrice: ossia la controversa Priti Patel, dimessasi dal Dicastero dell’interno, e la non meno criticata Nadine Dorries, fedelissima di Boris Johnson, ma anche sostenitrice della prima ora di Liz, fattasi da parte stamattina dallo scranno di ministra della Cultura. L’uscita di scena di Dorries era del resto scontata, poiché troppo divisiva nel partito (aveva fra l’altro bollato Rishi Sunak, rivale di Truss nel ballottaggio finale per la successione, come "un traditore") e poiché destinata secondo i giornali a trasferirsi nella Camera non elettiva dei Lord.

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