Era stato riconosciuto colpevole di aver tentato di ricostituire il National Action, movimento da lui cofondato nel 2013 e poi dichiarato fuorilegge
Condanna a otto anni e mezzo di carcere nel Regno Unito per Alex Davies, fondatore di National Action, un gruppo extraparlamentare britannico di orientamento neonazista accusato di aver sparso odio etnico e razziale e terrorizzato intere comunità fra Galles e Inghilterra negli anni scorsi.
Additato dagli inquirenti come "il peggiore nazista del lotto", fra i militanti di estrema destra dell’isola, Davies, 27 anni, era stato riconosciuto colpevole il mese scorso dinanzi alla Corte londinese di Old Bailey d’aver tentato di ricostituire il National Action, movimento da lui cofondato in giovanissima età nel 2013 e poi dichiarato fuorilegge nel Regno nel 2016 in base alla legge che regola il contrasto del terrorismo e dell’estremismo violento, nascondendo "identiche pulsioni ideologiche" e intenzioni minacciose dietro un diverso nome.
Il giudice Mark Dennis, nella lettura del pesante verdetto, gli ha contestato di aver "svolto un ruolo di primo piano, assieme a complici fidati, nel tentativo di riorganizzare sotto mentite spoglie un’organizzazione messa al bando e di proseguirne le attività criminali".
Durante le udienze di un precedente grado di giudizio del processo, il rappresentante della pubblica accusa Barnaby Jameson aveva sottolineato fra le accuse rivolte a Davies quella di aver cercato di scatenare "una guerra razzista nella sua comunità" per tentare di spaventare e cacciar via tutte le minoranze etniche; di aver proferito minacce antisemite improntate a un odio feroce contro gli ebrei; di aver adottato simboli di unità naziste della Germania di Hitler.
In passato egli aveva anche postato sulle reti sociali messaggi di congratulazioni all’assassino della deputata laburista Jo Cox, impegnata nel sostegno all’immigrazione e uccisa nel 2016 nel Nord dell’Inghilterra al culmine della campagna del referendum sulla Brexit.