Estero

Da Airbnb alloggi temporanei per 100mila rifugiati ucraini

Inviate lettere ai leader di tutta Europa per offrire supporto e accoglienza. Al lavoro fianco a fianco con associazioni no-profit

In cerca di un riparo sicuro
(Keystone)
28 febbraio 2022
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Airbnb e Airbnb.org hanno annunciato oggi che Airbnb.org offrirà in maniera gratuita alloggi a breve termine a 100’000 rifugiati in fuga dall’Ucraina. Questi alloggi saranno finanziati da Airbnb Inc. e dai donatori del Fondo per i rifugiati di Airbnb.org, oltre che dalla generosità degli host attraverso Airbnb.org.

Stamane il cofondatore e Ceo di Airbnb Brian Chesky, il cofondatore di Airbnb e presidente di Airbnb.org Joe Gebbia, e il Chief Strategy Officer e cofondatore di Airbnb Nathan Blecharczyk, hanno inviato lettere ai leader di tutta Europa, in primis Polonia, Germania, Ungheria e Romania, per offrire supporto nell’accoglienza dei rifugiati all’interno dei loro confini.

Airbnb.org si impegnerà a facilitare l’accoglienza a breve termine per 100’000 rifugiati che stanno lasciando l’Ucraina e lavorerà a stretto contatto con i governi per supportare al meglio le specifiche esigenze di ciascun Paese, mettendo a disposizione anche alloggi a lungo termine.

L’annuncio di oggi è parte del costante lavoro di Airbnb.org per supportare i rifugiati e le persone sfollate in tutto il mondo. La scorsa settimana, l’organizzazione ha annunciato di aver offerto un alloggio a 21’300 rifugiati afghani, e fissato il nuovo obiettivo di offrire alloggi temporanei ad altre 20’000 persone provenienti da Afghanistan, Africa, Medio Oriente, Sud e Centro America e altre zone.

L’impegno di oggi di offrire alloggi a 100’000 rifugiati in fuga dall’Ucraina va ad aggiungersi allo sforzo prefissato. «Siamo certi che gli host e i guest di tutto il mondo saranno pronti a fare la loro parte in questo enorme sforzo per aiutare le persone in fuga dall’Ucraina – aggiunge ancora la nota congiunta –. Nei prossimi giorni, Airbnb e Airbnb.org condivideranno maggiori dettagli su come gli host e tutta la community potranno supportare questa iniziativa, anche offrendo alloggi gratuiti o scontati.

Nel frattempo è possibile visitare Airbnb.org per conoscere maggiori dettagli su come offrire alloggi in tempi di crisi. Airbnb.org lavorerà direttamente con associazioni no-profit sul campo, responsabili per la prenotazione e il coordinamento dei soggiorni per gli ospiti rifugiati, indipendentemente da nazionalità, razza, etnia o genere. «Poiché Airbnb.org lavora per individuare partner diretti in ogni Paese, i rifugiati e richiedenti asilo in fuga dall’Ucraina che necessitano di supporto immediato possono connettersi e visitare le risorse disponibili presso l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati».

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