arabia saudita

‘I killer di Khashoggi vivono nel lusso a Riad’

Secondo il Guardian, almeno tre condannati per l’omicidio del giornalista in Turchia risiedono e lavorano ‘in alloggi a sette stelle’

Una manifestazione e un cartello per ricordare l’omicidio di Khashoggi (Keystone)
30 dicembre 2021
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Almeno tre membri del commando saudita condannato per l’omicidio di Jamal Khashoggi in Turchia vivono e lavorano “in alloggi a sette stelle” all’interno di un complesso di sicurezza gestito dal governo a Riad.

Lo ha riferito una fonte collegata ai vertici dell’intelligence saudita che ha parlato con due testimoni, riporta il Guardian.

I killer del giornalista del Washington Post, critico del regime di Riad e ucciso nel consolato di Istanbul, erano stati condannati all’ergastolo. Ma stando a questa nuova rivelazione, stanno scontando la loro pena in condizioni di agio con la possibilità di ricevere visite periodiche dei familiari: in netto contrasto con le assicurazioni della corte saudita e del potente erede al trono Mohammed bin Salman che i responsabili dell’omicidio avrebbero subito una punizione esemplare.

Questi sviluppi rendono ancora più fitta la trama del caso Khashoggi, su cui – ricorda il Guardian – aleggia ancora il mistero dell’uomo arrestato dalla polizia francese su mandato della Turchia a inizio di dicembre e inizialmente identificato come membro di un’altra squadra coinvolta nell’omicidio. L’uomo subito dopo era stato scarcerato perché, nella versione di Parigi, si era trattato di uno scambio di persona.

Secondo Ankara, invece, la sua liberazione è avvenuta per motivi politici all’indomani della visita di Emmanuel Macron a bin Salman a Riad, la prima di un leader occidentale dopo l’omicidio Khashoggi, avvenuto nell’ottobre del 2018.

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