Estero

Frontiera Polonia-Bielorussia, i migranti sfondano la recinzione

Lo sfondamento da parte di due gruppi di persone è avvenuto nei due villaggi di Krynki e Bialowieza. Arrestati oltre 50 migranti in Polonia

(Keystone)
10 novembre 2021
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Varsavia – Centinaia di migranti disperati che nella gelida notte bielorussa sfondano le recinzioni di filo spinato per entrare in Polonia. Più di 50 arrestati e gli altri respinti dalle forze di sicurezza di Varsavia, che ha schierato 15 mila soldati a presidiare il confine, dove restano accampate oltre duemila persone. È sempre più drammatica la crisi dei migranti sulla rotta dell’Europa dell’est. “Terrorismo di stato" da parte di Minsk, l’ha definito ieri il premier polacco Mateusz Morawiecki, che aveva accusato Vladimir Putin di essere la “mente” dietro l’escalation. Parole che Mosca respinge come "irresponsabili e inaccettabili”, accusando a sua volta l’Europa di usare l’emergenza come scusa per imporre nuove sanzioni.

Il leader del Cremlino ha parlato la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale gli ha chiesto di usare la sua “influenza” per porre fine alla “disumana e del tutto inaccettabile strumentalizzazione dei migranti contro l’Unione europea attraverso il regime bielorusso”. Ma per tutta risposta Mosca ha mandato due bombardieri a lungo raggio Tupolev Tu-22M3 in ricognizione sui cieli di Minsk. Per ribadire la vicinanza di Bruxelles, a Varsavia è volato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, innescando però uno scontro interno all’Unione con la riapertura del dibattito sul finanziamento di muri anti-migranti.

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