Questa nuova lingua di lava ha distrutto campi coltivati e alcune edificazioni, gli edifici danneggiati sono almeno 726
La lava del vulcano Cumbre Vieja, in eruzione sull’isola di La Palma (Canarie), ha coperto nelle ultime ore oltre 40 ettari di terreno dopo che una lingua di magma si è spinta verso il mare raggiungendo un antico delta vulcanico, prodotto da una precedente eruzione: lo hanno reso noto i responsabili del piano d’emergenza per questa calamità naturale.
Nell’avanzata verso la linea di corsa, ora distante circa 150 metri, questa nuova lingua di lava ha distrutto campi coltivati e alcune edificazioni. In totale, la superficie coperta dalla lava è di 471 ettari, di cui circa 120 corrispondono a campi coltivati. La larghezza massima delle colate è di 1,2 chilometri. Gli edifici danneggiati sono almeno 726, secondo dati del catasto.
Nelle ultime ore sono stati registrati valori della qualità dell’aria non ottimali nella zona dell’eruzione, a causa di condizioni meteorologiche “sfavorevoli”. Secondo il direttore tecnico del piano d’emergenza, Miguel Ángel Morcuende, le persone senza problemi di salute respiratori, cardiaci o simili possono condurre comunque una vita “normale” indossando una mascherina.
La presenza di ceneri vulcaniche ha reso inagibile da ieri l’aeroporto di La Palma e costretto le compagnie aeree a riprogrammare voli da o verso l’aeroporto di Tenerife Nord su quello di Tenerife Sud. La compagnia aerea Binter, una di quelle che offrono più voli per queste isole, ha poi comunicato che i voli per Tenerife Nord potevano riprendere.