Estero

L’Europarlamento: tutti gli Stati riconoscano le unioni Lgbt

Approvata una risoluzione che chiede alla Ue di far sì che matrimoni e unioni registrate in uno Stato membro siano riconosciute in tutti gli altri

(Keystone)
14 settembre 2021
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L’Unione europea deve rimuovere tutti gli ostacoli che le persone Lgbtiq affrontano nell’esercitare i loro diritti fondamentali e far sì che i matrimoni o le unioni registrate in uno Stato membro siano riconosciute in tutti i Paesi dell’Ue. È quanto richiesto dagli eurodeputati in una risoluzione approvata dall’assemblea plenaria del Parlamento europeo con 387 voti favorevoli, 161 contrari e 123 astensioni.

Nel testo gli eurodeputati esortano tutti gli Stati membri a riconoscere come genitori legali gli adulti menzionati nel certificato di nascita di un bambino e a riconoscere il diritto al ricongiungimento familiare alle coppie dello stesso sesso e alle loro famiglie per evitare il rischio che i loro bambini diventino apolidi nel caso in cui le loro famiglie si spostino all’interno dell’Ue.

Infine, i deputati sottolineano la discriminazione affrontata dalle comunità Lgbtiq in Polonia e Ungheria e, a tal riguardo, chiedono alla Commissione di intraprendere ulteriori azioni come procedure di infrazione, misure giudiziarie o strumenti di bilancio nei confronti di questi Paesi.

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