Saranno processati per reati contro l’umanità, sparizione forzata e genocidio. Decisione ‘storica’, afferma l’arcidiocesi del Paese centroamericano.
Città del Guatemala – Due alti ufficiali in pensione dell'esercito del Guatemala sono stati rinviati oggi a giudizio e saranno processati per reati contro l'umanità, sparizione forzata e genocidio, in un processo conosciuto come 'Genocidio Ixil', e riguardante l'eliminazione di un grandissimo numero di indigeni maya negli anni fra il 1978 e il 1982.
Si tratta, indica la radio Emisoras Unidas di Città del Guatemala, degli ex generali Benedicto Lucas García e Manuel Callejas, che all'epoca erano il capo dello Stato maggiore e il responsabile dell'intelligence dell'esercito.
Per il giudice Miguel Angel Gálvez esiste una forte presunzione di responsabilità in una serie di letali attacchi sferrati da reparti dell'esercito, durante il governo del generale Romeo Lucas García, contro 23 villaggi di indigeni maya nel nord del Paese, che si conclusero con la morte di 1.731 persone.
Da parte sua, appreso l'esito dell'udienza, l'Ufficio per i diritti umani dell'arcidiocesi del Guatemala (Odhag) ha definito "storica" la decisione.