Estero

Biden torna ad attaccare Putin: ‘Così rischiamo la guerra’

La Casa Bianca: 'Basta hacker e interferenze sul voto'. Ma la risposta del Cremlino è secca: 'Sbaglia tutto'

Biden e Putin a Ginevra (Keystone)
28 luglio 2021
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Torna a salire la tensione sull'asse tra Washington e Mosca. A innescare un nuovo duro botta e risposta le parole di Joe Biden, che intervenendo davanti alla comunità dell'intelligence Usa ha definito Vladimir Putin "un pericolo", accusando la Russia di interferire ancora una volta sulle elezioni americane e puntando il dito sui cyber attacchi sempre più frequenti: "Il rischio è che ci portino a una guerra vera e propria", l'allarme dell'inquilino della Casa Bianca.

Secca la replica del Cremlino: "Il presidente americano si sbaglia di grosso". Scintille, dunque, proprio nelle ore in cui a Ginevra i rappresentanti di Stati Uniti e Russia si siedono gli uni di fronte agli altri nel secondo round dei colloqui avviati dopo il primo faccia a faccia tra Biden e Putin il mese scorso. Ma la via del dialogo appare per il momento tutta in salita, con un compito quasi da missione impossibile affidato ai due capi delle delegazioni negoziali, il vicesegretario di Stato Usa Wendy Sherman e il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. "L'obiettivo è di preparare il terreno per decisioni future sul fronte del controllo degli armamenti e della riduzione dei rischi", ha spiegato il dipartimento di Stato americano. Ma le parole di Ryabkov gelano qualunque tipo di entusiasmo: "Non alzerei l'asticella delle aspettative". Del resto Biden, che già si era spinto a dare del "killer" a Putin, anche nelle ultime ore ha usato la mano pesante.

Il discorso alla Cia

Parlando alla Direzione Nazionale dell'Intelligence, l'agenzia federale che coordina il lavoro di tutti i servizi segreti americani, dalla Cia alla Nsa, il presidente Usa ha affermato come Putin abbia "un problema reale: quello di essere a capo di un'economia che si basa sugli armamenti nucleari e pozzi di petrolio e nient'altro". "Sa che si trova in grande difficoltà - ha aggiunto - e questo a mio parere lo rende ancor più pericoloso".

L'inquilino della Casa Bianca è dunque tornato a puntare il dito su quelle che per Washington sono le due minacce principali che arrivano da Mosca, per la prima volta agitando lo spettro di un eventuale conflitto armato. Biden ha parlato innanzitutto degli attacchi hacker sempre più frequenti di gruppi sostenuti dalla Russia e - si sospetta - in parte ordinati dal Cremlino e coordinati dai servizi russi. Attacchi che colpiscono istituzioni, imprese e infrastrutture Usa e finalizzati alla richiesta di riscatti in denaro. Un'azione destabilizzante, ha sottolineato Biden, come le continue interferenze sulle elezioni americane attraverso campagne di disinformazione: "Stanno già tentando di influenzare il voto del prossimo anno", ha assicurato, riferendosi alle elezioni di metà mandato con le quali verrà rinnovata gran parte del Congresso.

Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov ha definito "profondamente errata" l'analisi di Biden, negando ogni accusa di sabotaggio contro il processo elettorale americano e definendo gli Usa "rivali, non partner". "È evidente - ha aggiunto - che il presidente americano non conosce la realtà della Russia moderna, che è una potenza nucleare molto responsabile e un Paese che ha un settore del petrolio e del gas piuttosto ampio. Ma allo stesso tempo è completamente sbagliato dire che non abbiamo niente altro".