Una nuova legge impone il controllo di tutti film per proteggere "l'integrità territoriale della Repubblica popolare cinese"
I censori di Hong Kong passeranno al vaglio d'ora in poi tutti i film destinati al pubblico dell'ex colonia anche in nome della sicurezza nazionale.
Si tratta dell'ultimo colpo alle libertà politiche e artistiche di Hong Kong, dove la nuova legge sulla sicurezza imposta dalla Cina ha criminalizzato gran parte del dissenso ed ha soffocato il movimento democratico del centro finanziario.
In particolare, il governo dell'isola ha annunciato oggi che l'Ordinanza sulla censura cinematografica è stata estesa ed include adesso "qualsiasi azione o attività che possa costituire un reato che metta in pericolo la sicurezza nazionale".
"Quando si valuta un film nel suo insieme e il suo effetto sugli spettatori, il censore dovrebbe tenere conto dei suoi doveri di prevenire e reprimere atti o attività che mettano in pericolo la sicurezza nazionale e la responsabilità comune del popolo di Hong Kong di salvaguardare la sovranità, l'unificazione e l'integrità territoriale della Repubblica popolare cinese", recita la versione aggiornata dell'Ordinanza, che è entrata in vigore con effetto immediato.