Estero

In India un morto ogni 4 minuti, corpi bruciati in strada

La variante è considerata particolarmente pericolosa. Aiuti da tutto il mondo: Italia e Francia chiudono le porte a chi arriva dal Paese asiatico

La disperazione davanti a una bara a Mumbai (Keystone)
25 aprile 2021
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La temibile variante indiana del Covid sta mettendo in ginocchio il Paese asiatico e spaventando il resto del mondo. L'Europa e gli Stati Uniti si sono mossi per aiutare il governo di Nuova Delhi, impegnato a fronteggiare la sua seconda ondata di contagi, decisamente più grave di quella di metà settembre. Il record di positivi viene aggiornato da quattro giorni, quasi 350mila in 24 ore, per un totale di 16,96 milioni.

Solo ieri si sono contati 2.767 morti (192.311 da inizio pandemia), in pratica uno ogni quattro minuti nella capitale, dove il tasso di positività è schizzato al 30%. I corpi bruciati in strada sono l'immagine più cruda di un'emergenza legata alla carenza di ossigeno, alla povertà diffusa, a misure anti-contagio tutt'altro che rigide nel Paese da 1,3 miliardi di abitanti, oltre che alla particolare aggressività della variante B.1.617.

Il mondo cerca risposte a questo virus con doppia mutazione, riscontrato oggi in altri due malati in Grecia. Il Bangladesh ha chiuso i 4 mila chilometri di confine con l'India per due settimane, e Francia e Italia hanno chiuso i confini per chi arriva dall'India. Ma difficilmente basterà. Da Washington a Bruxelles, la situazione è definita "molto preoccupante". Anche per questo, è in corso una mobilitazione internazionale per rispondere alla richiesta di aiuto lanciata da Nuova Delhi. Gli Stati Uniti hanno annunciato "più rifornimenti e supporto", e stanno considerando di inviare all'India parte del surplus del vaccino AstraZeneca. L'Ue ha attivato il Meccanismo di protezione civile europeo, coinvolgendo i suoi Stati. La Germania ha promesso rifornimenti di ossigeno. Ottanta tonnellate sono arrivate con un aereo cargo dall'Arabia Saudita. Il Regno Unito sta allestendo la spedizione di 495 concentratori e 120 ventilatori, e apparecchi simili arriveranno anche dalla Francia.

Auto della polizia scortano i camion cisterne con il prezioso gas sulle strade indiane fino agli ospedali, ed è stato vietato l'ossigeno liquido per usi diversi da quello medico. "Niente panico", dicono le autorità, e il ministro alle Tecnologie informatiche indiano ha chiesto ai social network di rimuovere almeno 100 post critici sulla gestione dell'emergenza da parte del governo. Intanto, però, il sistema sanitario è in ginocchio. Così è stato esteso di una settimana il lockdown per i 20 milioni di abitanti di Nuova Delhi, ed è stato imposto il coprifuoco in alcune aree, come il Kashmir. Nell'Uttarakhand, invece, sono state varate misure anti-Covid da tempo diffuse in Italia e in Europa, ad esempio il limite di 50 ospiti per i matrimoni. "Siamo stati sconvolti da una tempesta", ha detto il primo ministro Narendra Modi, esortando la popolazione "a non farsi influenzare dalle voci sui vaccini". Finora sono state somministrate 140 milioni di dosi.