Italia

Caso camici, i giudici milanesi attendono risposte dalla Svizzera

Gli estratti conto richiesti dalla procura milanese per verificare l'operatività, finora negata, del presidente della Lombardia Fontana sui conti svizzeri

(Keystone)
6 aprile 2021
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Con la rogatoria in Svizzera, la Procura di Milano punta anche a verificare l'eventuale operatività del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega), sul primo conto aperto dalla madre nel 1997, a Lugano, sul quale sono stati versati quasi 3 milioni di euro (circa 3,3 milioni di franchi).

Conto che il governatore, a suo dire, non ha mai gestito pur essendo a conoscenza della sua esistenza in quanto già dagli anni '70 i genitori "come avveniva in tante famiglie benestanti, gli avevano detto che avevano messo i loro risparmi all'estero e solo alla morte della mamma ha saputo della cifra che gli era stata lasciata in eredità".

Un chiarimento su quel deposito bancario e sulle movimentazioni potrà arrivare dagli estratti conto richiesti con l'istanza di assistenza giudiziaria inoltrata alla magistratura federale a Berna dai pubblici ministeri (pm) Luigi Furno, Carlo Scalas e Paolo Filippini e dall'aggiunto Maurizio Romanelli nell'ambito del nuovo filone di indagine in cui Fontana è indagato per falso in voluntary disclosure e autoriciclaggio.

I pm contano di avere una riposta nel giro di qualche mese anche se non è detto che le autorità svizzere decidano di inviare tutti gli atti richiesti. Nel frattempo, è stata disposta non solo una consulenza sulla firma, ritenuta falsa, della madre per l'avvio del conto del 2005, sul quale il presidente lombardo non era autorizzato a fare operazioni, ma anche un accertamento sulle firme in calce ai moduli proprio del conto del '97. Risulta che la madre di Fontana firmò il documento originale e poi il modulo fu scannerizzato e siglato da Fontana in un altro luogo per avere il via libera ad operare.

Infine sul caso "camici", indagine da cui è nata quelle con al centro i conti alla UBS di Lugano della famiglia Fontana, i pm sono vicini a tirare le file con la chiusura dell'inchiesta in vista della richiesta di rinvio a giudizio.

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