Estero

'Caso camici': Fontana sapeva dei soldi in Svizzera dal 1997

Il presidente della Lombardia, indagato dallo scorso luglio, ha sempre sostenuto di aver saputo dell'esistenza del denaro solo nel 2015

(Ti-Press)
2 aprile 2021
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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana avrebbe saputo del denaro in Svizzera fin dal 1997 quando venne aperto dalla madre il primo conto su cui sono confluiti circa 3 milioni di euro. È la tesi dei pm di Milano che indagano sul governatore e che - attraverso una consulenza tecnica - sarebbero in grado di dimostrare che Fontana avrebbe avuto la delega ad operare su quel conto, poi chiuso.

I soldi sospetti riguardano anche un secondo conto, aperto dalla madre 82enne nel 2015, con un saldo di circa 2 milioni di euro, denaro che difficilmente una pensionata avrebbe potuto accumulare e che probabilmente - secondo i magistrati - potrebbe essere frutto del lavoro di Fontana, avvocato con ruoli politici di sempre più spessore.

Il presidente della Regione Lombardia, indagato dallo scorso luglio nell'inchiesta sulla fornitura di camici da parte di un'azienda del cognato in piena emergenza Covid, si è sempre difeso dicendo che ha saputo dell'esistenza del denaro solo nel 2015 quando lo ereditò dalla madre e decise di aderire alla voluntary disclosure.

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