Estero

Brexit, l'accordo tra Ue e Londra è cosa fatta

Via libera all'accordo di libero scambio (un testo da 2'000 pagine) che allontana l'incubo di un 'no deal' commerciale. Dalla Scozia: 'Indipendenza'

Keystone
24 dicembre 2020
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Fumata bianca sul dopo Brexit fra Unione Europea e Regno Unito, dopo mesi di estenuanti negoziati: lo hanno annunciato fonti di Londra, in contemporanea con Bruxelles, formalizzando il via libera al compromesso finale su un accordo di libero scambio - un testo di 2000 pagine circa - che allontana l'incubo di un traumatico "no deal" commerciale.

L'intesa, raggiunta in extremis, entrerà in vigore dal primo gennaio 2021, scadenza della fase di transizione post divorzio, seppure soggetta alle ratifiche parlamentari.

Johnson: abbiamo rispettato le promesse

L'accordo di libero scambio definito oggi con l'UE sul dopo Brexit rispetta "tutte le promesse fatte al popolo britannico" dal governo di Boris Johnson sul recupero della sovranità da parte del Regno Unito. Lo sottolinea in una dichiarazione Downing Street, assicurando che il testo rispecchia la volontà popolare "espressa nel referendum" del 2016.

L'intesa, ha proseguito, ci aiuterà a "difendere i posti di lavoro" nel Regno Unito e allo stesso tempo di "riprendere il nostro destino nelle mani" uscendo dal mercato unico e dall'unione doganale dal primo gennaio 2021 per "prosperare" facendo fruttare nuove opportunità, oltre che per concentrarci nella battaglia contro il Covid che è al momento "la nostra priorità numero uno".  Il premier Tory ha parlato di "un buon accordo per tutta l'Europa".

La prima ministra scozzese: ora vogliamo l'indipendenza

Il deal fra Ue e Regno Unito sul dopo Brexit non basta ai secessionisti scozzesi dell'Snp, la cui leader, Nicola Sturgeon, first minister del governo locale di Edimburgo, reagisce all'annuncio giunto da Bruxelles rilanciando la sua sfida per l'indipendenza: "È tempo" che la Scozia diventi uno Stato sovrano, "una nazione europea indipendente", ha twittato Sturgeon a caldo.

Plauso per l'accordo invece dagli ex premier Tory britannici David Cameron e Theresa May: il primo si congratula con il team negoziale del governo di Boris Johnson, mentre la seconda si riserva comunque di valutare nel dettaglio le 2000 pagine dell'intesa.

Von der Leyen: 'Lasciamoci la Brexit alle spalle'

"Abbiamo finalmente trovato un accordo, è buono, equilibrato e la cosa più responsabile da fare per entrambe le parti": lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una conferenza stampa congiunta con il capo negoziatore Ue Michel Barnier. "I negoziati sono stati difficili" ma "era un accordo per cui valeva la pena di battersi", ha proseguito, aggiungendo poi che ora "ci possiamo lasciare alle spalle la Brexit; è tempo di voltare pagina e guardare al futuro, il Regno Unito è un Paese terzo ma resta un partner, condividiamo gli stessi valori e interessi, staremo spalla a spalla per ottenere obiettivi comuni, come quelli sul clima".

"L'orologio si è fermato, oggi è una giornata di sollievo ma anche di tristezza – ha affermato dal canto suo Barnier –. Malgrado questo accordo ci saranno veri cambiamenti dal primo gennaio per molti cittadini e molte imprese, e ciò è la conseguenza della Brexit". Il "Regno Unito ha deciso che non parteciperà più al programma Erasmus" e "ce ne dispiace", ha aggiunto, facendo tuttavia notare che "è una scelta di Londra".

"L'annuncio dell'accordo è un grande passo verso una relazione stretta tra Ue e Uk. Per i nostri cittadini e imprese un accordo completo con i nostri vicini, amici e alleati è il miglior risultato", lo commentato dal canto suo il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, annunciando che nonostante i negoziati siano stati "molto difficili", il processo non è finito, perché "ora sta al Consiglio e al Parlamento Ue analizzare l'accordo". 

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel l'accordo ha una "portata storica" perché pone "le basi per un nuovo capitolo nelle nostre relazioni con la Gran Bretagna" che, "anche fuori dall'Europa, resterà un importante partner per la Germania e per l'Ue".

 

 

 

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