Estero

L'Armenia pronta a concessioni se l'Azerbaigian fa lo stesso

Erevan confida comunque nell'aiuto russo in caso di attacco diretto di Baku

6 ottobre 2020
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L'Armenia si è detta pronta a concessioni per risolvere il conflitto nel Nagorno Karabakh se l'Azerbaigian farà lo stesso. "I conflitti devono essere risolti sulla base di reciproche concessioni", ha sottolineato il premier Nikol Pashinya, confidando comunque nel sostegno russo in caso di attacco diretto: "Sono convinto che, se la situazione lo richiede, la Russia adempirà ai suoi obblighi".

Il leader armeno ha accusato poi la Turchia di aver incoraggiato la ripresa dei combattimenti nella regione contesa del Caucaso: "Senza l'impegno attivo della Turchia tutto questo non sarebbe iniziato".

Dalla Russia sono anche venute nuove rivelazioni su centinaia di combattenti del gruppo terroristico Jabhat al-Nusra che si starebbero sapostando verso il Nagorno-Karabakh. Il direttore dei servizi segreti esteri russi Serghei Naryshkin ha detto che "i mercenari dei gruppi terroristici internazionali che combattono in Medio Oriente, come Jabhat al-Nusra, Firka Hamza e Sultan Murad, oltre ai gruppi estremisti curdi, stanno migrando attivamente verso la zona del conflitto: sono centinaia o addirittura migliaia di radicalizzati che sperano di fare soldi con la nuova guerra del Karabakh".

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