I parenti dell'afroamericano, freddato con tre colpi alle spalle, chiedono l'incarcerazione dei due agenti: 'Non hanno giustificazioni'
Gli agenti che hanno ucciso Rayshard Brooks devono andare in prigione: a chiederlo con forza è la moglie del 27enne afroamericano ucciso ad Atlanta da due poliziotti. L'agente che ha sparato è stato licenziato ed è in attesa di sapere se sarà incriminato, mentre il capo della polizia, una donna, si è dimessa.
I due poliziotti "non hanno giustificazione alcuna per quello che hanno fatto, sparando alle spalle a un uomo che non rappresentava alcuna minaccia", ha aggiunto il legale della famiglia parlando nel corso di una conferenza stampa accanto alla moglie, alla figlia, al cugino e alla nipote di Brooks.
"A chi si chiede perché stava resistendo all'essere ammanettato ricordo che anche George Floyd era in manette quando è stato ucciso – ha proseguito l'avvocato –. Per un afroamericano essere in manette non significa necessariamente essere gentilmente accompagnato al retro di una volante della polizia".