Estero

Bergoglio: pensavamo di restare sani in un mondo malato

la preghiera del papa in una Piazza San Pietro deserta

27 marzo 2020
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Roma − «Pensavamo di restare sani in un mondo malato». Papa Bergoglio si è rivolto al mondo e, per i credenti, a Dio, ieri sera in una Piazza San Pietro deserta e battuta dalla pioggia, con una preghiera che è stata anche una esortazione a fare tesoro di una prova tanto estrema.

«Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante» e "ci siamo ritrovati impauriti e smarriti, presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa». In questo nostro mondo, ha aggiunto, «siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato».

Le parole di Bergoglio sono risuonate solitarie dove in altri tempi vi sarebbero state migliaia di persone ad ascoltare. E la suggestione dell'immagine della sua solitudine ha facilmente avuto il sopravvento sulla solitudine delle sue parole. «La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra - ha insistito - come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri 'ego' sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella benedetta appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l'appartenenza come fratelli». E tutti, trepidanti, a dirsi che bravo, che belle foto.

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