Estero

Manca un voto alla presidenza a vita di Putin

La Duma ha approvato l'emendamento che revoca il limite dei mandati alla testa del Cremlino

10 marzo 2020
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Mosca - Putin per sempre. Dopo mesi di indiscrezioni e retroscena lasciati accortamente filtrare, alla fine il gioco delle parti ha prodotto il risultato atteso: Vladimir Putin (attualmente impegnato nel suo quarto mandato) potrà presentarsi alle elezioni presidenziali anche dopo la scadenza del suo attuale mandato, nel 2024.Oggi la Duma, la camera bassa del parlamento russo,ha approvato in seconda lettura l'emendamento - proposto da Valentina Tereshkova, la prima donna a viaggiare nello spazio - che revoca il limite dei mandati al Cremlino, in virtù dei cambiamenti apportati alla Costituzione.

Campione di modestia, Putin ha espresso la propria "contrarietà" all'emendamento, "arrendendosi" tuttavia ai rappresentanti del popolo: se il Parlamento lo approverà in via definitiva, e poi sia la Corte Costituzionale che il referendum lo confermeranno, a lui non toccherà he rimettersi alla loro volontà. "La Russia - ha detto il presidente - ha esaurito la sua quota di rivoluzioni, lo sviluppo deve seguire una logica evolutiva e il presidente deve essere il garante della Costituzione".

Ora l'iter della riforma prevede una terza lettura alla Duma (una formalità), il passaggio al Senato (altra formalità), l'approvazione da parte dei consigli regionali, la firma presidenziale e, a sigillo, il voto nazionale (ancora si evita il termine referendum) previsto per il 22 aprile, benché la data non sia ancora ufficiale. Stando al Cremlino, non sono previsti ritardi dovuti alla diffusione del coronavirus.

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha d'altra parte dichiarato che la situazione in Russia, al contrario che in altri Paesi, è "sotto controllo" grazie alle misure varate dal governo.  Alcune sigle dell'opposizione hanno però subito dichiarato battaglia e chiesto al Comune di Mosca l'autorizzazione per una manifestazione di protesta il prossimo 21 marzo a corso Sakharov, ai limiti del centro città, poiché "un Paese dove la leadership non si è rinnovata per 20 anni non ha futuro". Alexei Navalny ha subito twittato amaro: "A me la Costituzione dà il diritto di candidarmi, ma non posso; Putin invece non potrebbe, ma invece potrà. Interessante no?". E sulle possibili proteste nel suo entourage circola una battuta: 'in quel caso arriveranno le regole anti-assembramenti per il coronavirus'.

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