Estero

Ghosn fuggito in Libano in una cassa per strumenti musicali

Emergono dettagli della fuga dal Giappone dell'ex numero uno della Nissan-Renault, in libertà vigilata per frode fiscale

Carlos Ghosn (Archivio Keystone)
31 dicembre 2019
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Il pubblico ministero giapponese ha chiesto alla corte distrettuale di Tokyo la revoca della libertà vigilata di Carlos Ghosn dopo la fuga dell'ex numero uno della Nissan-Renault in Libano. Lo riportano i media giapponesi, spiegando che se il tribunale accoglie l'istanza, la libertà vigilata verrà annullata e la cauzione di 1,5 miliardi di yen (12,3 milioni di euro) verrà confiscata.

Intanto cominciano ad emergere ricostruzioni della clamorosa fuga. Secondo l'emittente libanese Mtv, che cita fonti ufficiali, Ghosn - che a Tokyo era in libertà vigilata sotto strettissime restrizioni e un costante controllo delle autorità - sarebbe fuggito nascosto in una custodia per strumenti musicali e imbarcato su un aereo privato. L'operazione, prosegue Mtv, sarebbe stata portata a termine da un non meglio precisato 'Para-Military Group', entrato nell'abitazione del manager fingendosi una band musicale chiamato a tenere un concerto di Natale in casa. Al termine della presunta festa, il gruppo sarebbe uscito trasportando i propri strumenti e nascondendo dentro una delle casse Ghosn.

Secondo la stessa fonte, inoltre, Ghosn sarebbe entrato in Libano con un passaporto francese. L'ex manager, di nazionalità francese, libanese e brasiliana, aveva tuttavia consegnato i suoi tre passaporti agli avvocati giapponesi come garanzia per la libertà vigilata.

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