Estero

Chi sono le 'sardine' contro Salvini

Migliaia di persone hanno partecipato a Bologna e a Modena alle manifestazioni contro il leader della Lega organizzate in forma di flash mob

19 novembre 2019
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Le manifestazioni contro Matteo Salvini a Bologna e a Modena a cui hanno partecipato migliaia di persone sono state organizzate in forma di flash mob dal cosiddetto “movimento delle sardine”. Le “sardine” sono il simbolo scelto per mostrare opposizione al leader della Lega, presente in Emilia-Romagna per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020. Le persone che attraverso Facebook hanno lanciato l’iniziativa sono quattro amici, hanno poco più di trent’anni, non organizzano eventi né si occupano direttamente di politica, come ha spiegato uno di loro durante il presidio di Bologna. Le manifestazioni potrebbero ripetersi in diverse città italiane nelle prossime settimane.

Com’è nata l’idea

Lo scorso 14 novembre, in occasione della presenza di Salvini a Bologna a sostegno della sua candidata, Lucia Borgonzoni, su Facebook è stato lanciato un evento chiamato '6.000 persone contro Salvini': gli organizzatori avevano chiesto ai partecipanti di radunarsi alle 20.30 davanti alla basilica di San Petronio, la stessa ora in cui Salvini entrava nel PalaDozza di Bologna. “Volevamo essere almeno uno in più di loro – sostiene uno degli ideatori del flash mob –, la mattina dopo ci siamo sentiti e abbiamo organizzato tutto velocemente”. Obiettivo raggiunto, anzi superato. Il Paladozza può contenere poco meno di 6mila persone. Dal gruppo Facebook “6.000 sardine contro Salvini” è partita l’organizzazione che, anche tramite volantini, telefonate e passaparola, ha portato in Piazza Maggiore più di 15mila persone.

Sulla pagina Facebook delle “sardine”, gli organizzatori hanno detto che i loro avversari «hanno già attivato la macchina del fango: ci accusano di essere assassini, figli di papà, cazzari. Ci accusano di non esistere. Vorrebbero non esistessimo. Perché se non ci fossimo, la pancia continuerebbe a prevalere sulla testa. Avevamo già detto che sarebbero stati tempi duri e che non si sarebbe tornati indietro. Ora abbiamo due possibilità. Tornare a nasconderci dietro responsabilità altrui oppure rispondere alla chiamata del vivere civile e democratico».

'Anche Modena non si Lega'

il popolo delle Sardine, dopo la manifestazione di giovedì a Bologna, ha concesso il bis a Modena, portando in piazza Grande sotto la pioggia tra le 6 e le 7mila persone. Mentre Salvini teneva il suo comizio, nella piazza centrale della città i partecipanti al flash-mob anti-salviniano cantavano "Bella ciao".

La reazione di Salvini

Matteo Salvini ha accusato gli organizzatori di insistere sul loro essere apartitici e pacifici, ma di avere in realtà legami con il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna e di aver pubblicato, in passato, post violenti contro di lui. Poco prima di arrivare a Modena, Salvini ha ripreso un post dello scorso maggio di una delle organizzatrici che contiene un video capovolto di Salvini stesso con la frase: "Avremmo bisogno di un giustiziere sociale, di quelli che compaiono nella storia, che dopo aver ucciso vengono marcati come anarchici…". Salvini ha detto che "una delle 'sardine democratiche' fino a poco tempo fa invocava il mio omicidio da parte di un giustiziere e mi raffigurava a testa in giù. Bella roba".

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