Società

Le 'sardine' in piazza contro la Lega: nasce un fenomeno

A Bologna un giovane si inventa su Facebook un movimento contro una politica populista: ne invita 6'000, rispondono in 15'000. Nella 'rete' il leader Salvini.

17 novembre 2019
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A Bologna - e non solo - non si parla d’altro: è nato il movimento delle sardine. Cos’è e perché fa paura a Matteo Salvini? La risposta ce la porta Money.it. "A dispetto del nome curioso e apparentemente poco serio – si legge nell'articolo – questa spontanea iniziativa di partecipazione civile è nata con un intento nobile: risvegliare una coscienza politica anti-populista". Dopo che migliaia di persone si sono riversate in piazza Maggiore, nel capoluogo emiliano giovedì sera, la campagna elettorale per la regione - da sempre 'rossa' - potrebbe, infatti, cambiare tono. Soprattutto per Matteo Salvini, leader della Lega, impegnato in prima persona a conquistare questo territorio che sembra inarrivabile.

Il fenomeno del movimento delle sardine sta incuriosendo non solo l’Italia

Tutto parte da Bologna e dalla notizia dell’arrivo del leader della Lega al Paladozza per sostenere la candidata alle regionali Lucia Borgonzoni. Un giovane bolognese di 31 anni, Mattia Santori, pensa che la città debba trovare una risposta al tentativo leghista di cancellare anni di storia di centro-sinistra. E soprattutto, sente la necessità di rispondere ai toni populisti della politica odierna. Ad una settimana dall’arrivo di Salvini, quindi, escogita la formula delle sardine in piazza. L’idea, da buon ingegnere, è numerica. Lo scopo del flash-mob, infatti, come si legge dalla pagina Facebook, è di radunare 6'000 persone sul crescentone di piazza Maggiore. I partecipanti dovranno stringersi come sardine per concretizzare l’obiettivo di superare il numero di 5'570, la capienza massima del Paladozza. La prima 'rivoluzione ittica' della storia è così lanciata. Il messaggio da diffondere è chiaro: sfidare con la partecipazione civile, l’impegno in prima persona e la coscienza critica la retorica populista e le fake news del leader leghista. Senza insulti ed evitando l’uso propagandistico dei social.

Le sardine, come raccontato dalla cronaca, raggiungono il numero di 15'000. Le piazza di Bologna di giovedì sera è già diventata il simbolo di una coscienza anti-salviniana risvegliata. Il progetto è ormai lanciato e si prospettano eventi simili anche a Modena e in altre città italiane, non solo emiliane. La forza della cittadinanza attiva, senza ufficiali schieramenti partitici, ha dimostrato di essere dirompente. I giovani organizzatori spiegano che il messaggio vuole proprio essere di passione e amore per la politica, non l’esaltazione dell’antipolitica. Per questo la pagina Facebook è diventata una piattaforma di idee. Anche il Partito Democratico, che si trova proprio a Bologna in questi giorni per rilanciare il suo manifesto, guarda con interesse al fenomeno. Il popolo delle sardine, infatti, rappresenta l’anima vitale di uno schieramento, quello di centro-sinistra, ormai spento. La rivincita potrebbe partire proprio dalle elezioni emiliane.

La paura di Salvini per le elezioni emiliane


Le reazioni di Salvini al movimento delle sardine non si sono fatte attendere. Il leader leghista è rimasto piuttosto cauto, ma ha sottolineato che questo fenomeno è sicuramente una variabile nuova da considerare. Se da una parte nella Lega si comincia a sospettare sull’origine dell’iniziativa, non proprio civica ma partitica secondo alcuni, la tensione per le regionali sale nella coalizione salviniana. La coscienza popolare nella terra emiliana, infatti, non può essere sottovalutata. Soprattutto, non può essere sottostimato un fenomeno così entusiastico, nato per contrastare apertamente la linea salviniana. La paura di Matteo Salvini è che le sardine giochino a favore della sinistra, arrestando il processo di conquista territoriale iniziato in Umbria.

 

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