Libano

Libano, Hariri dimissiona. Ora gli scenari sono tre

Lo ha annunciato in un discorso in tv. I manifestanti anti-governo sono stati attaccati da seguaci di Hezbollah e Amal, soprattutto nelle strade di Beirut

Dimessosi (Keystone)
29 ottobre 2019
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"Salgo ora al palazzo presidenziale di Baabda per rassegnare le mie dimissioni al presidente della Repubblica Michel Aoun", ha detto in tv il premier libanese Saad Hariri.

"Le mie dimissioni sono la risposta alle richieste delle piazze in Libano", ha chiosato il primo ministro dopo 12 giorni di proteste antigovernative a Beirut e nel resto del Paese dei Cedri.

"Ho cercato di trovare una soluzione alla nostra crisi nell'ultimo periodo, di ascoltare le necessità delle persone e di proteggere il Paese dai rischi per la sicurezza e per l'economia, ma ho raggiunto un vicolo cieco".

"Abbiamo bisogno di uno shock positivo per risolvere questa crisi", ha aggiunto, invitando i libanesi a "mettere la sicurezza economica e sociale del Libano tra le loro priorità".

I tre scenari possibili

Dopo le dimissioni di Hariri, sarebbero tre gli scenari possibili per il futuro politico del Libano. Li descrive il quotidiano di Beirut L'Orient-Le Jour citando proprie fonti. Primo scenario: il presidente libanese Michel Aoun potrebbe incaricare di nuovor Hariri di formare un governo. Si tratterebbe, ipotizza il giornale, di un consiglio di esperti o di personalità neutre. "Questo significherebbe che il capo dello stato, e soprattutto i suoi alleati di Hezbollah, sono sensibili alla pressione della piazza", rileva il quotidiano.

Secondo scenario è invece lo scontro con la sollevazione popolare: una persona legata all'alleanza dell'8 marzo potrebbe essere incaricata di formare il governo. In questo caso si andrebbe verso la repressione del movimento pacifico. Un primo assaggio potrebbe essere stato l'accatto di Hezbollah ai manifestanti di questa mattina (vedi sotto).

Terzo scenario: la mancata formazione di un nuovo governo e Hariri chiamato a sbrigare gli affari correnti.

L'attacco ai manifestanti da parte di seguaci di Hezbollah

Il governo è formato anche dal partito armato filo-iraniano Hezbollah. Oggi, seguaci dei movimenti sciiti libanesi Hezbollah e Amal hanno attaccato con spranghe e percosse manifestanti e attivisti che da giorni sono radunati su una delle principali strade dei Beirut, vicino alla centrale piazza dei Martiri, epicentro delle proteste popolari in corso da quasi due settimane in tutto il paese.

Si registrano feriti. Le forze dell'ordine e l'esercito sono intervenuti ma non sono riusciti a proteggere i manifestanti dalla foga degli assalitori.


©Keystone


©Keystone

Sia Amal che Hezbollah hanno ministri al governo e dalle piazze del Libano in rivolta si chiede a gran voce la dimissione dell'esecutivo guidato da Saad Hariri.

 

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