Estero

Tiffany potrebbe diventare francese

La casa di gioielli amata da Audrey Hepburn interessa il colosso del lusso Lvmh di Bernard Arnault. Le trattative sono in corso

Audrey Hepburn in 'Colazione da Tiffany' (fonte web)
27 ottobre 2019
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Il colosso del lusso francese Lvmh guarda a Tiffany e ne valuta una possibile acquisizione, con l'obiettivo di crescere sul mercato dei gioielli americano. Le trattative, secondo indiscrezioni, sono in corso.

Le eventuali nozze consentirebbero ai gioielli preferiti di Audrey Hepburn di entrare a far parte dell'impero di Bernard Arnault, che conta fra gli altri anche Bulgari. Per Arnault e Lvmh mettere le mani su un marchio icona come Tiffany sarebbe un colpo grosso: l'acquisizione di Tiffany sarebbe infatti la più importante mai effettuata da Lvmh, maggiore a quella da 7 miliardi di dollari necessaria per entrare in possesso della quota restante di Christian Dior nel 2017. Tiffany ha infatti una capitalizzazione di mercato di 12 miliardi di dollari, mentre Lvmh vale 215 di miliardi di dollari. L'interesse di Lvmh per il mercato americano è crescente ed è stato dimostrato dal nuovo stabilimento aperto in Texas la scorsa settimana alla presenza di Donald Trump e di sua figlia Ivanka Trump.

Anche per Tiffany, alle prese con un rallentamento delle vendite, l'operazione sembrerebbe avere un senso. Fra il calo dei turisti negli Stati Uniti e le tensioni a Hong Kong, il colosso della gioielleria americana sta attraversando un periodo non facile, complice anche il dollaro forte che rende i suoi prodotti meno appetibili. Le misure messe però in campo dalla società per rilanciare l'immagine e le vendite sembrano iniziare a dare i loro frutti.

Fra le mosse decise negli ultimi anni da Tiffany c'è quella di coronare il sogno di 'Holly Golightly' – il perosonaggio interpretato dalla Hepburn in 'Colazione da Tiffany' del 1961 –, ovvero fare colazione da Tiffany, aprendo un ristorante all'interno del suo 'flagship store' sulla Quinta Strada a New York, attaccato alla Trump Tower. Ma anche allargare il suo pubblico lanciando una linea di gioielli tutta al maschile: 100 oggetti i cui prezzi variano fra i 200 e i 15'000 dollari. La collezione è destinata ad ampliarsi anche all'arredamento, con pinze da giacchio e boccali di birra 'only for men'. Mossa positiva anche il rendere i suoi diamanti tutti tracciabili, andando incontro alle esigenze e alle richieste dei millenials, che la casa di gioielli fondata nel 1937 incontra difficoltà a conquistare.

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