Estero

La Lega spinge per il voto anticipato, anzi no

"L'unica alternativa a questo governo è il voto", si legge in una nota del partito di Matteo Salvini. Ma è solo un'alternativa, per ora

(Keystone)
8 agosto 2019
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"L'unica alternativa a questo governo è il voto". Chi ha vergato la nota della Lega – subito ribattuta dalle principali testate italiane – conosce bene tanto le sfumature della lingua, quanto le dinamiche dei media. Perché era chiaro che quasi tutti avrebbero ripreso il messaggio leggendolo in modo univoco: via Conte, si vada alle urne. Ma nessuno potrà imputare al megafono di Salvini di avere davvero chiesto la testa del presidente del Consiglio: un'alternativa è sì "il voto", ma l'altra resta pur sempre "questo governo". Quando si dice: lanciare il sasso e nascondere la mano.

E infatti, dopo che mezz'Italia si affrettava a dare per liquidato l'esecutivo gialloverde, dai portavoce del Carroccio è arrivata un'abile smentita: ma quali elezioni, "parliamo solo attraverso note e fonti ufficiali". Quando non parlano attraverso i social, ci sarebbe da aggiungere, ma tant'è.

Rimane il fatto che le parole del comunicato, a un giorno dalla bocciatura della mozione grillina No Tav che ha esasperato le divisioni del governo, sono fortemente critiche: "L'Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli Italiani con nuove elezioni". E ancora: “Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo. C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti”.

Intanto si susseguono trattative, promesse, minacce.  Conte ha avuto stamani un colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il premier, rientrando a Palazzo Chigi, non ha risposto alle domande dei cronisti. I Cinquestelle  chiedono chiarezza. "La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari". 

Poi da Mattarella sono entrati Salvini e Di Maio. Chissà se si salutano ancora.

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