Estero

'Torturato uno dei killer del carabiniere'

In una nota intitolata "Good morning Guantanamo", lo sdegno della Camera Penale di Milano per il giovane bendato durante gli interrogatori

29 luglio 2019
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"Good morning Guantanamo". Si intitola così un comunicato della Camera Penale di Milano che si riferisce esplicitamente alla foto, diffusa in questi giorni, in cui uno dei due giovani americani accusati di aver ucciso a Roma carabiniere Mario Cerciello Rega, appare bendato e ammanettato negli uffici degli investigatori romani.

Nella nota dei penalisti si parla, riferendosi a quell' immagine che ha suscitato molte polemiche, di "un sistema di tortura, forse, fuori dallo schema legale che non sappiamo con esattezza per quanto si sia protratto, né in occasione di quali accadimenti: prima, durante o dopo la verbalizzazione delle 'spontanee' dichiarazioni; uno spettacolo - si prosegue nella nota - che non avremmo voluto vedere neppure 'al lordo' del dolore e della concitazione degli operanti dopo l'omicidio di un collega, che non fa onore all'Arma - i cui vertici hanno immediatamente preso le distanze dagli autori promuovendo iniziative penali e disciplinari - che potrebbe persino portare alla inutilizzabilità degli atti investigativi, che non aiuta il corso della giustizia e non illustra l'immagine di un Paese che dovrebbe essere di diritto".

Il comunicato dei penalisti conclude che tale vicenda è "qualcosa che, a prescindere se chi ha subito tutto ciò sia o meno responsabile di un fatto di sangue, non avremmo voluto che accadesse, non da noi, che non vorremmo mai che fosse solo la punta di un iceberg, per non scoprire con orrore di esserci risvegliati in un luogo dove non vorremmo essere e sentirci dire: benvenuti a Guantanamo, Italia".

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