Estero

I No Tav hanno aperto la cancellata e oltrepassato la barriera

I dimostranti ieri hanno raggiunto il cantiere della Torino-Lione. Quaranta manifestanti denunciati, tra cui il leader del movimento

(Ansa)
28 luglio 2019
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I No Tav ieri hanno aperto un varco nella pesante cancellata che sbarrava la strada verso il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte.  "Abbiamo raggiunto l'obiettivo: volevamo raggiungere il cantiere e ce l'abbiamo fatta". È il commento di una storica attivista No Tav alla manifestazione di oggi in Valle di Susa. I manifestanti, percorrendo lo stradone che collega l'abitato di Giaglione al cantiere, hanno aperto un varco nella prima cancellata che sbarrava loro il percorso. Poi hanno proseguito il cammino fino al secondo sbarramento sul torrente Clarea, da dove ora alcuni manifestanti cominciano a tornare indietro.

Forzando la cancellata, i No Tav hanno così violato la zona rossa intorno al cantiere di Chiomonte, una fascia di rispetto tra boschi, prati, sentieri e strade carrozzabili in cui è vietato mettere piede. La cancellata è però soltanto il primo sbarrato lungo i sentieri che conducono al cantiere.

Quaranta No Tav, tra cui esponenti del centro sociale Askatasuna di Torino, sono stati denunciati per avere demolito la cancellata. Lo comunica la Questura di Torino. Tra questi c'è anche un leader nazionale del movimento No Tav che ha preso parte attiva alla demolizione del cancello. Altri manifestanti verranno denunciati per avere violato la zona rossa.

Poco dopo l'inizio della manifestazione, il corteo dei No Tav diretto al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, si è diviso in due tronconi. Subito dopo l'abitato di Giaglione una parte ha imboccato i sentieri che si inerpicano sul fianco di una montagna. Il resto intende restare sullo stradone principale. I manifestanti sono alcune migliaia. Uno speaker ha detto 'Siamo 15000'. (Ansa)

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