Estero

Cocaina, la Colombia resta il maggior produttore

Lo afferma l'Organo internazionale per il controllo degli stupefacenti mentre la coltivazione della pianta continua ad aumentare.

5 marzo 2019
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L'Organo internazionale per il controllo degli stupefacenti (Incb) delle Nazioni unite ha espresso preoccupazione per l'aumento dei livelli record di coltivazione della coca e della produzione di cocaina in Colombia. "Siamo preoccupati per la crescente coltivazione illecita di coca e la produzione illecita di cocaina in Colombia", ha detto Viroj Sumyai, presidente dell'organismo, secondo quanto riportato dal quotidiano colombiano El Espectador.

Nel rapporto annuale dell'organizzazione indipendente, presentato oggi a Vienna, si ricorda che la coltivazione della coca in Colombia è aumentata "costantemente, dai 48'000 ettari registrati nel 2013 a 171'000 nel 2017".

Il 64% dell'aumento dell'area è concentrato nei dipartimenti di Antioquia, Putumayo, Norte de Santander e Cauca, dice l'Incb. Poiché la Colombia è il più grande produttore di coca e cocaina nel mondo, è anche il principale punto di partenza della sostanza, che viene poi consumata nei suoi due mercati principali: gli Stati Uniti e l'Europa.

"In Sud America, la produzione illecita di cocaina ha avuto un impatto sul mercato europeo, dove le evidenze di un aumento della disponibilità e dell'utilizzo (della droga) sono motivo di preoccupazione. In Colombia, sia la coltivazione illecita di coca sia la produzione di cocaina sono aumentate nel 2017, rispettivamente del 17% e del 31, raggiungono il massimo storico", dice il documento.

L'agenzia ha ricordato che nel marzo 2018, i governi di Colombia e Stati Uniti hanno deciso di sviluppare un piano quinquennale per ridurre le coltivazioni illecite del 50% entro il 2023, rispetto al livello di coltivazione di coca registrato nel 2018.

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