Estero

'Condizioni Usa irrealistiche': lo sfogo di Mosca sul caso Skripal

Dura critica del ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov sulle sanzioni imposte dagli Stati Uniti per l'avvelenamento dell'ex ufficiale del servizio segreto russo Gru Sergei Skripal

23 agosto 2018
|

Le condizioni poste dagli Stati Uniti come parte delle sanzioni imposte alla Russia per l'avvelenamento dell'ex ufficiale del servizio segreto russo Gru Sergei Skripal e sua figlia Yulia sono «irrealistiche». Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. «L'amministrazione americana ha annunciato sanzioni in due fasi in connessione con il presunto coinvolgimento della Russia nell'affare Skripal e gravi restrizioni commerciali potrebbero susseguirsi a novembre se non riusciremo a soddisfare una serie di condizioni. Gli americani sono abituati a parlare con la Russia usando la lingua degli ultimatum», ha detto Ryabkov alla rivista International Affairs in un'intervista, ripresa da Interfax.

«Queste condizioni – ha continuato Ryabkov – sono state formulate intenzionalmente e deliberatamente in modo tale che è impossibile soddisfarle e tutte le parti ne sono perfettamente consapevoli. L'obiettivo è dimostrare che gli Stati Uniti non tollerano qualsiasi misura di politica estera che non corrisponda alla loro idea di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato». Gli Stati Uniti proclamano la democrazia «come fondamento del proprio sistema sociale» ma non consentono alcuna democrazia nella loro politica estera, dove «loro seguono un percorso di diktat totale. E viste le condizioni, altri stati hanno certamente bisogno di trovare il modo di proteggersi dall'influenza americana e di rispondere ad essa». 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔