Estero

Operazioni alla grotta tailandese, Musk chiede scusa

Il numero uno di Tesla aveva dato del 'pedofilo' a uno dei sub. Ora ammette di aver 'parlato con rabbia'

La foto delle operazioni scattata da Elon Mask in Thailandia/Keystone
18 luglio 2018
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L’imprenditore statunitense Elon Musk ha chiesto scusa per avere dato del "pedofilo" a Vern Unsworth, uno dei sub britannici che più hanno influenzato il buon esito delle operazioni di recupero dei 12 ragazzi rimasti intrappolati nella grotta thailandese Tham Luang con il loro allenatore.

Unsworth aveva dichiarato che l’arrivo di Musk al campo base dei soccorsi poche ore prima dell’inizio delle operazioni di salvataggio, e l’insistenza dell’imprenditore nel proporre l’uso di un mini-sommergibile da lui prodotto per trarre in salvo il gruppo, fossero "una trovata per farsi pubblicità".

In una serie di tweet l’amministratore delegato della Tesla ha scritto ieri sera di avere "parlato con rabbia", aggiungendo che le critiche a lui rivolte dal sub lo avevano irritato. Musk ha quindi ammesso di avere sbagliato a definirlo un "pedofilo": "La colpa è mia ed è solo mia", ha scritto.

Il tweet di Musk sotto accusa, che era stato successivamente cancellato, aveva provocato una perdita del 3% dei titoli Tesla in Borsa. Da parte sua, Unsworth aveva minacciato di fare causa all’imprenditore americano.

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