Estero

In un mese oltre 600 morti nel Mediterraneo

Tante sono le persone annegate nel disperato tentativo di raggiungere l'Europa. La denuncia arriva da Medici Senza Frontiere

12 luglio 2018
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Oltre 600 persone, tra cui neonati e bambini, sono annegate o disperse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale nelle ultime 4 settimane, da quando cioè sono state bloccate le navi di soccorso delle organizzazioni non governative. La denuncia arriva da Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranée che rilanciano l’appello a "fermare queste vergognose morti". Stando ai dati diffusi da Msf e Sos Mediterranée, le 600 vittime delle ultime quattro settimane rappresentano "la metà di tutte le morti registrate quest’anno". "Le decisioni politiche dell’Europa nelle ultime settimane hanno avuto conseguenze letali – spiega Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per Msf -. È stata presa la decisione a sangue freddo di lasciare annegare uomini, donne e bambini nel Mediterraneo. È vergognoso e inaccettabile. Invece di ostacolare deliberatamente un’assistenza medica e umanitaria salvavita a persone in pericolo, i Governi europei devono attivare un sistema dedicato di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale". "L’Europa ha la responsabilità di queste morti sulla propria coscienza – le fa eco Sophie Beau, vicepresidente di SOS Mediterranée -. I Governi europei devono reagire immediatamente e garantire che il diritto internazionale marittimo e umanitario, che prescrive l’obbligo del soccorso in mare, sia pienamente rispettato".

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