Estero

Naufragio formazione del governo in Italia, reazioni nel mondo

Il leitmotiv è il fallimento della nascita del 'governo populista', per il veto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad un ministro anti-euro

Il presidente Sergio Mattarella (Wikipedia)
28 maggio 2018
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La notizia del fallimento della formazione del governo in Italia ha fatto il giro del mondo. E dopo averla lanciata come breaking news, sono molte le testate che stanno seguendo gli sviluppi della situazione italiana, con la cronaca di quanto avviene a Roma. Il leitmotiv è il naufragio della nascita del "governo populista" in Italia, per il veto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad un ministro anti-euro. Un governo "populista" che, scrive il britannico The Guardian, sarebbe stato il primo del genere "nell’Europa occidentale". "I partiti populisti italiani sfogano la loro rabbia mentre il tentativo di formare un governo crolla per l’indicazione dell’economista fermamente anti-euro", riporta sempre da oltremanica il Telegraph, spiegando che le intenzioni di Lega e M5S di formare "un governo sono crollate drammaticamente dopo che il presidente del paese ha posto il veto alla scelta del ministro dell’Economia, un severo critico dell’euro". Sulla stessa linea anche la Bbc: "Giuseppe Conte ha rinunciato dopo che Mattarella ha respinto il suo candidato, un forte euroscettico, al ministero dell’Economia". Commenti anche sui media tedeschi, protagonisti nelle ultime ore di forti attacchi al progetto giallo-verde con prese di posizione rinviate oggi al mittente dallo stesso Mattarella. In Italia "fallisce la formazione del governo", titola la Faz, facendo notare che a Roma "la rinuncia di Conte viene indicata come una sorta vittoria di Pirro del Quirinale nella lotta di potere" contro Di Maio e Salvini. Non tralasciando di ricordare che Savona considera "l’euro una gabbia tedesca". Dalla Francia Le Figaro parla invece di un "cielo politico italiano" che si è "improvvisamente oscurato domenica pomeriggio". Le Monde dal canto suo sottolinea come "l’Italia precipita nuovamente nella totale incertezza". Lo spagnolo El Mundo, facendo la cronaca della giornata, si è limitato a sottolineare che "Conte rinuncia a essere il primo ministro d’Italia dopo che il presidente ha respinto il suo candidato a ministro dell’Economia". Nel suo sito online, El Pais parla invece di "colpo mortale" alla formazione del governo con il "veto ad un ministro euroscettico" che "ha fatto saltare in aria" il progetto. Della situazione a Roma si occupano anche i media russi: la crisi "istituzionale" italiana è sulla home page di RT, il network finanziato dal Cremlino, con un titolo che cita le parole di Luigi Di Maio: "Scontro istituzionale senza precedenti". Ed evidenzia come il governo sia crollato ancor prima di nascere a causa "di un ministro dell’Economia anti-Ue".

Cottarelli oggi al Colle e la proposta di impeachement spacca i partiti

Intanto, Carlo Cottarelli salirà al Colle oggi, in tarda mattinata, per ricevere l’incarico di formare il governo. La lista dei ministri e lo scioglimento della riserva potrebbero esserci entro mercoledì e sempre in settimana, entro venerdì, si apprende in ambienti politici, ci potrebbe essere il dibattito parlamentare sul nuovo Esecutivo. La proposta di impeachement del presidente Mattarella divide i partiti. Da una parte le forze contraenti del Patto del Nazareno, dall’altra gli alleati dell’asse anti-sistema: la politica italiana si divide sull’ipotesi di impeachment nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’ipotesi di messa in stato di accusa, prima ventilata e poi chiesta con chiarezza dal Movimento Cinque stelle (M5s) vede infatti Fratelli di Italia (Fdi) sulla stella linea e, allo stesso tempo, innesca la feroce reazione del Partito democratico (Pd) e Forza Italia (FI). In mezzo, la posizione del leader della Lega Matteo Salvini che, metaforicamente in bilico tra l’alleanza di centrodestra e l’asse anti-sistema, sceglie per ora di smarcarsi dalla richiesta di impeachment. "Serve l’impeachment perché bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione. Poi al voto", è l’affondo dell’esponente M5s Luigi Di Maio che chiede la messa in Stato di accusa di Mattarella in diretta telefonica con il programma di "Che tempo che fa" e chiede alla Lega di non tirarsi indietro. "Badate che non facciamo a cuor leggero perché abbiamo sempre tutelato la Costituzione", incalza Alessandro Di Battista, simbolo dell’anima più movimentista e meno istituzionale dei Cinque Stelle, dalla piazza di Fiumicino. La leader di Fdi, Giorgia Meloni era stata tra i primissimi politici ad evocare l’impeachment, sul quale, di fatto si spacca il centrodestra. "È irresponsabile parlare di impeachment", è la ferma reazione di un "preoccupato" Silvio Berlusconi che punta il mirino contro il M5S. Dal Pd e da Leu la reazione contro la mossa del M5S è univoca. "Contro il Colle attacchi inauditi, ha difeso gli italiani", sottolinea il reggente Dem Maurizio Martina. "Minacciare Mattarella è indegno, non si scherza sulle istituzioni", rinfocola Matteo Renzi. "Le prerogative del Presidente della Repubblica sono garanzia per il Paese e per i cittadini, Di Maio e Salvini rileggano la Costituzione", incalza il leader di Leu Pietro Grasso. Ma lo scontro istituzionale divide anche gli utenti social. Su twitter, tra i Topic Trends spiccano proprio "#Mattarella" o "iostoconlacostituzione" mentre gli esponenti Dem rilanciano l’hashtag "iostoconMattarella". Ma c’è chi invece è anche d’accordo con Di Maio, il cui video di attacco al Colle diffuso in tarda serata incassa oltre due milioni di visualizzazioni.

 

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