Estero

Italia, Mattarella a Lega e M5S: ‘Niente diktat’

I movimenti di Salvini e Grillo blindano l'euroscettico Savona per il ministero dell'economia. Ma l'ultima parola, Costituzione alla mano, spetta al Colle

Keystone
24 maggio 2018
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È ancora l'economista "euroscettico" Paolo Savona lo scoglio su cui si continua ad infrangere in Italia la formazione del governo "politico" tra Lega e Movimento Cinque stelle (M5S). E l'insistenza, prima della Lega e ora di entrambi, sul nome dell'economista ottantunenne ha alzato la tensione col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Mattarella è molto preoccupato per le pressioni che potrebbero derivare dall'insistenza delle due forze politiche nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del presidente della Repubblica nell'esercizio delle funzioni che la Costituzione attribuisce a tutti due. E' un timore che va oltre quello dei presunti veti e che dal Quirinale viene interpretato come un "diktat".

Sono timori che tendono a raffreddare il termometro sulle trattative per la formazione del governo e che hanno portato i leader di M5S e Lega a spegnere i toni della contesa. "Dei ministri se ne occuperanno Conte e il presidente Mattarella", ha chiarito il leader M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni. Subito dopo le analoghe dichiarazioni del segretario della Lega, Matteo Salvini.

"Lasciamo a Conte l'onore e l'onere di proporre a chi di dovere nomi e ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani si aspettano".

Anche il premier incaricato, Giuseppe Conte, ha gettato acqua sul fuoco, affermando che le consultazioni sono state "utili" per la formazione del governo ed annunciando che dedicherà "l'intera giornata di domani ad elaborare una proposta da sottoporre al Presidente della Repubblica. I ministri che proporrò, ha detto Conte, "saranno politici, così come il sottoscritto".

Tant'è che il giurista ha cominciato immediatamente a segnare l'impronta del suo governo, incontrando subito una delegazione dei risparmiatori "vittime" delle banche. "Questa tutela sarà uno di principali impegni di questo governo, il governo del cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito", ha promesso Conte.

Ma in attesa di vedere quale sarà la squadra che l'incaricato porterà al Quirinale da Mattarella quello che si è registrato oggi è stato un allineamento tra Lega e M5s sulla candidatura di Savona, prima vessillo della Lega ed ora rivendicato anche da Luigi Di Maio: "siamo perfettamente allineati".

Intanto il governo nascente non ha convinto né il Pd né il resto del centrodestra. "Non possiamo che confermare la nostra scelta di votare no alla fiducia e di stare all'opposizione di un governo che, al di là dei nomi, porta chiarissimo il segno dell'ideologia pauperista e giustizialista dei grillini", ha attaccato Silvio Berlusconi (Forza Italia).

Ha confermato l'opposizione anche Matteo Renzi (Pd) che anzi l'ha annunciata "dura e rigorosa", ma civile, "e rispettosa delle istituzioni.

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