Siria

Gli Usa vogliono un'inchiesta sull''odioso attacco'

Trump non ha escluso alcuna opzione dopo il sospetto uso di armi chimiche. Attacco alla base area di Homs, si fa largo la responsabilità di Israele.

(Keystone)
9 aprile 2018
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Gli Usa hanno chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu una nuova inchiesta indipendente sull’uso di armi chimiche in Siria dopo il presunto attacco a Duma. Washington ha diffuso tra i Quindici una bozza di risoluzione – di cui l’agenzia di stampa italiana Ansa ha preso visione – che prevede una commissione Onu per identificare i responsabili degli attacchi chimici. È un testo simile a quello presentato dagli Usa a marzo, che la Russia ha respinto. Anche in questo caso è improbabile che possa ottenere il via libera di Mosca. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che gli Usa cercheranno di capire chi c’è dietro l’ultimo presunto attacco chimico in Siria, "l’odioso attacco" come lo ha definito, "se la Russia, la Siria, l’Iran o tutti loro insieme". "Lo capiremo", ha aggiunto, annunciando altresì "decisioni importanti nelle prossime 24-48 ore". Il presidente americano non ha quindi escluso alcuna opzione dopo il presunto attacco chimico. Ha presieduto una riunione di governo alla Casa Bianca; ha riferito di studiare la situazione e parlare con i leader militari.

Intanto sembra chiarirsi il raid contro la base area siriana ad Homs. L’ex capo dell’aviazione israeliana generale a riposo Eitan Ben Eliyahu in un commento ai fatti della notte scorsa ha detto che è possibile che Israele sia dietro il raid contro la base siriana. Israele tuttavia non ha confermato alcuna responsabilità per l’attacco attribuitagli da più parti, anche se alcuni ufficiali Usa, citati dalla Nbc news, hanno sostenuto che lo stato ebraico abbia avvisato gli Stati Uniti prima del raid. 

La reazione internazionale non si è fatta attendere. Secondo il ministero degli Esteri iraniano l’attacco di stanotte ad una base militare nella Siria centrale costituisce una "palese violazione del diritto internazionale" da parte di Israele. "L’aggressione del regime sionista contro la Siria viola la sua sovranità nazionale e l’integrità territoriale, l’attacco renderà la situazione critica in Siria e la situazione nella regione ancora più complicata", ha detto il portavoce del ministero, Bahram Ghassemi, aggiungendo che "la Repubblica Islamica dell’Iran invita le organizzazioni internazionali a non essere indifferenti nei confronti di un’aggressione così palese". Nell’attacco alla base sono morti anche quattro militari iraniani, hanno riferito i media di Teheran.

 

 

 

 

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