Estero

L'esilio dell'ex deputata indipendentista catalana a Ginevra

Come Puigdemont, anche l'ex parlamentare Anna Gabriel non andrà davanti ai giudici spagnoli ma rimane rifugiata in Svizzera

Anna Gabriel (foto Keystone)
20 febbraio 2018
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Sembra più vicina un'uscita per l'infinita crisi istituzionale della Catalogna: secondo La Vanguardia i partiti indipendentisti avrebbero raggiunto un accordo per dare finalmente un presidente e un governo alla regione ribelle. Carles Puigdemont, il presidente deposto in esilio in Belgio, verrebbe cosi rieletto simbolicamente il 27 febbraio, durante una cerimonia nella sede del parlamento belga ospitata dagli indipendentisti fiamminghi. Dopo la rielezione simbolica da parte di una 'assemblea di eletti' (sindaci e deputati catalani) e la formazione di un 'consiglio della Repubblica' in esilio, Puigdemont designerebbe un suo successore effettivo alla presidenza della Generalitat che sarà eletto dalla maggioranza indipendentista nel Parlament: Jordi Sanchez, numero due (ma in carcere) della lista di Puigdemont JxCat alle elezioni del 21 dicembre.

Sanchez non è in esilio come il President, ma è detenuto a Madrid da 4 mesi, accusato di 'ribellione' per le manifestazioni di settembre a Barcellona. Per il popolo indipendentista è un "detenuto politico", un "ostaggio" dello Stato spagnolo. Capogruppo di JxCat, Sanchez formalmente dovrebbe poter essere eletto e formare il nuovo Govern, ponendo fine così al commissariamento della Catalogna da parte del governo spagnolo. Non è chiaro però concretamente come potrebbe svolgere le sue nuove funzioni dalla prigione. Ad aprile inoltre potrebbe essere rinviato a giudizio con gli altri leader indipendentisti (tutti rischiano 30 anni di carcere) e interdetto dai pubblici incarichi. Intanto si allarga però il fronte europeo contro il maxi-processo all'indipendentismo avviato in Spagna, che vede imputati decine di politici catalani.

L'ex parlamentare indipendentista catalana rifugiata a Ginevra

La leader Cup (sinistra radicale) Anna Gabriel ha scelto a sua volta l'esilio, come Puigdemont. Oggi ha annunciato che non andrà domani all'interrogatorio del gip Pablo Llarena, che probabilmente chiederà l'arresto e l'estradizione della leader della sinistra indipendentista alla Svizzera. Gabriel accusa però Madrid di avere organizzato un 'processo politico' contro il 'catalanismo' e afferma di poterlo provare alla giustizia elevetica.  L'ex parlamentare indipendentista si è rifugiata a Ginevra e dalle pagine di Le Temps e al microfono di RTS, ha denunciato una persecuzione politica nei suoi confronti e affermato che nel suo paese non avrebbe un processo giusto.

Per la Spagna rischia di aprirsi un nuovo scivoloso fronte europeo, dopo che in dicembre Madrid aveva ritirato la richiesta di estradizione contro Puigdemont per il forte rischio che venisse bocciata dalla giustizia belga

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