Estero

Mafia cinese in Italia, oltre cinquanta gli indagati

Durante il blitz sequestrati anche otto società, due immobili e una sessantina di conti correnti e deposito titoli

(Wikimedia)
18 gennaio 2018
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Ulteriori dettagli sul blitz di stamani della Polizia italiana contro la mafia cinese in varie città italiane e paesi Ue. L’organizzazione avrebbe imposto la propria egemonia con la violenza e intimidendo le aziende cinesi in Italia e in Europa. La lunga indagine condotta dalla Polizia ha permesso di far luce sulle dinamiche della mafia cinese in Europa ma anche su ruoli e alleanze all’interno dell’organizzazione. L’associazione era composta da soggetti originari di due regioni della Cina, lo Zhejiang e il Fujian, e operava oltre che in Italia anche a Parigi, Neuss, in Germania, e a Madrid. Complessivamente sono 54 gli indagati. La maggior parte dei provvedimenti sono scattati a Prato: 25 indagati, di cui 16 arrestati e 9 denunciati a piede libero mentre sono otto gli arrestati a Roma (dove sono 10 gli indagati). A Milano e Padova sono state arrestate due persone mentre tra Firenze e Pisa gli indagati a piede libero sono 7. Altre 4 persone si trovavano invece già in carcere per altri motivi e due sono i soggetti di origine cinese arrestati in Francia (dove ci sono anche altri due indagati). Infine, due destinatari del provvedimento si trovano attualmente in Cina. Nell’ambito dell’indagine è anche stato disposto il sequestro di 8 società, 8 veicoli, due immobili e una sessantina tra conti correnti e deposito titoli per un valore di diversi milioni

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